Tra cibo e psicologia c’è un rapporto molto stretto. In generale, il rapporto è tra lo stile alimentare di uno specifico periodo, più o meno lungo, e situazione psicologica di una persona nello stesso periodo. Siamo portati, ad esempio, a mangiare molti dolci quando ci sentiamo giù e insoddisfatti e abbiamo bisogno di carezze affettive e a mangiare invece poco quando siamo nervosi o stressati.
Lo stile alimentare risente quindi delle problematiche psicologiche e relazionali che viviamo nella vita di tutti i giorni. Problematiche che possono diventare anche molto serie come nel caso di disturbi come l’anoressia e la bulimia.
Negli ultimi anni, poi, è stato coniato un altro termine che mette insieme alimentazione e psicologia, l’ortoressia. Questo termine riguarda quelle persone che vivono una fissazione per il mangiare bene, evitando cibi grassi e non salutari fino a diventare estremi.
Bisogna stare attenti all’alimentazione e capire le motivazioni psicologiche che sono alla base degli stili alimentari meno salutari. Il modo di mangiare, cioè, non deve rappresentare la possibilità di darsi premi o punizioni. Si dovrebbe mangiare sempre in maniere equilibrata considerando i bisogni per l’organismo. Anche quelli psicologici sono dei bisogni, ma vanno compresi e non agiti con stili alimentari sbagliati.
Ciao!!!
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