Catania, solo 80 psicologi

Sono circa 80 gli psicologi in servizio all’Asp 3 di Catania. Un numero basso, che da solo spiega più di tanti ragionamenti come sia sottovalutata la presenza di tali professionisti nel servizio pubblico. Un ‘peccato’ in termini di opportunità lavorative, ma anche un problema in un momento storico complesso e difficile come quello attuale, dove un adeguato supporto psicologico potrebbe evitare alcuni gravi disagi, personali e collettivi, legati alla crisi economica in corso.

Sono stati alcuni dei temi dibattuti stamattina nel corso del convegno ‘Lo psicologo nella società attuale: la Psicologia oltre la Psicoterapia’, organizzato da Fp Cgil dipartimento Psicologi, Ordine Psicologi della Sicilia e il dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania.

I lavori sono stati introdotti dal saluto di Giacomo Rota, segretario generale della Camera del lavoro etnea: “La figura dello psicologo va valorizzata con attitudine e volontà diverse rispetto alla tendenza attuale, come del resto già accade nel resto d’Europa”.

Hanno partecipato Gaetano Agliozzo, segretario generale Funzione Pubblica Cgil Catania; Carla Arista, psicologa Servizio di Psicologia Asp Catania, sul tema ‘Valutazione e interventi in neuropsicologia’; Donatella Busà, psicologa, responsabile del Servizio di Psicologia Scolastica, Comune di Acireale, sul tema ‘Lo psicologo negli enti locali’; il docente universitario Santo Di Nuovo, sul tema ‘La ricerca psicologica socialmente utile’; Fulvio Giardina, presidente dell’Ordine degli psicologi di Sicilia; il docente Orazio Licciardello, sul tema ‘Applicazioni pratiche della psicologia sociale’; Raffaella Maglia, psicologa, esperta in Psiconcologia, sul tema ‘Psicologia delle cure palliative’; Giovanni Parisi, psicologo, coordinatore psicologi Cgil; Concetta Raia, deputato Assemblea regionale siciliana; Cinzia Tobino, psicologa servizio di Psicologia ASP, sul tema ‘Perizie in psicologia giuridica’.

“Troppe volte si confonde la figura dello psicologo con quello dello psichiatra, il primo professionista con impostazione scientifica, il secondo con importazione medica. – ha detto Agliozzo – Invece l’apporto dello psicologo nel servizio pubblico potrebbe rappresentare la carta vincente per la prevenzione di disagi a larga scala, e nella gestione di eventi stressanti che coinvolgono anche intere comunità oltre che i singoli. Il servizio sanitario dovrebbe farsi carico di quest’aspetto, anche perché già a medio termine l’intero sistema sanitario potrebbe beneficiarne in termini di costi. Invece le liste d’aspetto per gli utenti sono lunghissime. Il sindacato chiede che vengano sbloccati i concorsi e che vengano create tutte quelle condizioni utili a cambiare l’atteggiamento culturale e istituzionale nei confronti degli psicologi”.

r n-com

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