Card. Scola, vescovi commossi – Notizie

Card. Scola, vescovi commossi

 "Eravamo tutti molto commossi:  tutti i vescovi, uno ad uno. Il Papa ci ha salutato di fatto due volte, all'inizio e poi alla fine, ci ha regalato una croce pettorale e tutti i vescovi hanno detto il bene personale loro e dei loro fedeli per il Santo Padre. C'era un tasso di commozione abbastanza marcato tra noi. Direi che tra tutti il piu' sereno era il Papa". Cosi' il cardinale di Milano Angelo Scola descrive alla radio Vaticana il clima dell'incontro di stamane dei vescovi lombardi con Benedetto XVI, ultimo gruppo di presuli ricevuti in visita Ad Limina nel pontificato. "E' stato molto bello, pero', anche questo aspetto di familiarita' - sottolinea Scola -. Noi abbiamo ricordato alla fine che sentiamo la responsabilita' di essere stati gli ultimi ricevuti nella visita Ad Limina, e lui ci ha detto: 'Questa responsabilita' significa che dovete diventare una luce per tutti'. Speriamo di essere capaci".

PADRE LOMBARDI: CONCLAVE FORSE PRIMA DEL 15 - Il Conclave potrebbe iniziare prima del 15 marzo, data desunta dalla costituzione apostolica "Universi dominici gregis", che indca l'inizio del Conclave da 15 a 20 giorni dopo l'inizio della sede vacante. "Questo termine - ha spiegato in un briefing padre Federico Lombardi - e' fissato per attendere i cardinali che devono arrivare a Roma, ma nell'eventualita' che siano tutti arrivati e' anche possibile anticipare". "Si puo' quindi interpretare la costituzione in modo differente", ha sottolineato il portavoce vaticano, che ha spiegato che la questione "e' stata posta anche da diversi cardinali".

VATILEAKS: PAPA, MI E' INCOMPRENSIBILE LA PSICOLOGIA DI PAOLO GABRIELE - ''Non potrei dire, che io sia caduto in qualche sorta di disperazione o dolore universale. Mi e' semplicemente incomprensibile. Anche se vedo la persona, non posso capire, che cosa ci si possa aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia''. Lo ha detto il Papa a proposito di Paolo Gabriele, al suo biografo Peter Seewald secondo una anticipazione del magazine tedesco Focus.

In Vatileaks era importate che venisse "garantita la indipendenza della giustizia, che un monarca non dicesse, adesso prendo io le cose in mano", ha sottolineato il Papa. Seewald, che con il Papa ha fatto il libro-intervista "Luce del mondo", ha avuto diverse conversazioni con Benedetto XVI, l'ultima una decina di settimane fa.

"Ne' spaesato ne' stanco, dopo Vatilikeas". Cosi' si e' sentito il Papa secondo quanto ha raccontato circa 10 settimane fa al suo biografo. Alla domanda su cosa ci fosse da aspettarsi dal suo pontificato invece il Papa rispose "Da me? Non molto. Io sono un uomo anziano le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare quel che ho fatto".

IL PAPA RESTERA' DUE MESI A CASTELGANDOLFO - Dopo il suo trasferimento a Castel Gandolfo nel pomeriggio del 28 febbraio, Benedetto XVI restera' nella residenza sui Colli Albani per circa due mesi. E' la previsione riferita da padre Federico Lombardi in base a quanto dettogli dal direttore delle Ville Pontificie, Saverio Petrillo.

P.LOMBARDI, RINUNCIA E' GRANDE ATTO DI GOVERNO - "Un grande atto di governo della Chiesa, non tanto, come qualcuno pensa, perche' Papa Benedetto non sentisse piu' le forze per guidare la Curia romana, quanto perche' affrontare oggi i grandi problemi della Chiesa e del mondo, di cui egli e' piu' che consapevole, richiede forte vigore e un orizzonte di tempo di governo proporzionato a imprese pastorali di ampio respiro e non piccola durata". Cosi' padre Federico Lombardi commenta la rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI.

Leave a Reply