Capodanno: i 13 fardelli da gettarsi alle spalle con il 2014

L’anno nuovo è ormai alle porte. Innumerevoli sono i buoni propositi che la stragrande maggioranza di tutti noi si propone di perseguire. Tradizione vuole che a Capodanno si getti via qualsiasi cosa si abbia di vecchio, un'usanza che garantirebbe la liberazione dal male, fisico e morale, accumulato durante l’anno trascorso. Eppure, troppo spesso ci dimentichiamo di lasciare il superfluo nell’anno passato, di liberarci di quei fardelli inutili e pesanti che dannosamente rallentano il nostro percorso di crescita personale, ostacolandolo e rendendolo spesso oltremodo difficoltoso, se non addirittura invalicabile. 

E allora, prima di accogliere il 2014, ricordati di lasciare nel 2013 queste 13 cose che potrebbero danneggiare (anche) l’anno nuovo: 

 

1. L’abitudine di piangerti addosso: impara a goderti i momenti belli della vita e ad accettare quelli meno belli. Lagnarsi non ha mai prodotto alcun risultato.

2. La tendenza a svenderti: non sei un prodotto di seconda mano né un’offerta di un ipermercato. Sei un essere umano con infinite potenzialità e risorse illimitate, non dimenticarlo mai.

3. Il senso di colpa: non sei responsabile di tutti i problemi del mondo. Non puoi cambiare il mondo ma puoi fare la tua piccola ma preziosa parte e fare un’enorme differenza.

4. Il verbo “dovere”: non devi proprio niente, né tu né gli altri solo perché lo decidi tu. Cancella questa parola dal tuo vocabolario.

5. La paura di cambiare: il cambiamento è l’unica costante, accettalo, accoglilo e non intralciarlo. 

6. La paura della solitudine: è solo nella solitudine che vivi davvero te stesso, quando il silenzio è l'unica compagnia che hai. Perché, mentre il silenzio dà voce alle tue inquietudini, ai tuoi segreti, ai tuoi fantasmi, la solitudine ti rende consapevole, vigile e presente a te stesso. Può sembrare spaventoso ma -si sa- niente è mai come sembra.

7. La paura di soffrire per amore: chi ama non soffre. Soffre chi desidera possedere, soffre chi vuole manipolare, programmare, gestire, pianificare, e chi si ostina a voler capire. Chi ama sorride, sempre e comunque. Perché sa che l'amore non si possiede né si controlla. Si vive e basta. Anche solo per un attimo, ma quell'attimo dura in eterno.

8. La smania di controllare sempre tutto e tutti: non avere aspettative e lascia che gli eventi e le persone seguano il loro percorso naturale; tu segui il tuo. 

9. I ricordi: il passato è un bel posto da visitare ma non in cui vivere. Guarda avanti più che indietro: è lì che stai andando e non viceversa. 

10. L’ossessione di piacere e compiacere gli altri: c’è solo una persona a cui è imprescindibile piacere e quella persona sei tu. 

11. I paragoni: in natura non esistono. Niente è migliore o peggiore, superiore o inferiore. Tutto è, semplicemente, in armonia. 

12. La ricerca della perfezione: è il passaporto per l’infelicità. Sei imperfettamente perfetto proprio come sei e vai benissimo così. 

13. La rabbia, il rancore, l’odio: sono cancerogeni. Fa’ pace con te stesso e con gli altri, e la vita farà pace con te.

 

Buon anno!

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