Canone filosofico: Paolo Ercolani introduce "Psicologia delle folle …

immagineSabato 28 febbraio, alle 17.30 nell'Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, il giovane filosofo Paolo Ercolani introdurrà alla lettura della Psicologia delle folle di Gustave Le Bon (1841 – 1931) pubblicata nel 1895.

Si tratta del quarto appuntamento della rassegna siglata “Canone filosofico”, curata da Marcello Di Bella e organizzata dalla Associazione “Amici della Biblioteca Oliveriana” con la collaborazione dell'Ente Olivieri e della Biblioteca e dei Musei Oliveriani di Pesaro.

Con la Psicologia delle folle Gustave Le Bon, medico, etnologo e antropologo, psicologo, studioso anche di fisica, intende applicare a fenomeni sociali di grande rilevanza il metodo scientifico, basato sulla osservazione e la sua analisi. Il libro che ne scaturisce, in piena sintonia con il clima positivistico di fine Ottocento, analizza i caratteri delle diverse moltitudini e le forme della loro manipolazione, essendo questa, dice Le Bon in premessa, “l'era delle folle”: nelle tre parti in cui si divide l'opera si esaminano l'anima delle folle, nel secondo le credenze delle folle, nel terzo la loro classificazione, ad es. le folle criminali, quelle dei giurati in corte di assise, le folle elettorali e le assemblee parlamentari. Non si tratta di un testo filosofico, almeno nella accezione corrente del termine, ma certo di un libro che ha avuto un'estrema importanza nella storia delle idee tra Otto e Novecento, tanto da ispirare non solo il pensiero e la prassi politica di vari totalitarismi, ma anche la riflessione teorica in ambito psicoanalitico e delle tecniche di comunicazione di massa e persino notevoli suggestioni letterarie contemporanee.

Ne parlerà Paolo Ercolani (Roma, 1972) che insegna filosofia e teoria e tecnica dei nuovi media all’Università di Urbino “Carlo Bo”, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia. E’ iscritto all’ordine nazionale dei giornalisti ed autore, in questa veste, di numerosi articoli per testate nazionali. Ha scritto e scrive per l’inserto culturale del Corriere della sera («La Lettura»), per «Il Manifesto» (dove tiene anche il Blog "L'urto del pensiero") e «Micromega» (gruppo editoriale L’Espresso-La Repubblica). Collabora con il canale filosofia di Rai educational. E’ fondatore, membro del Comitato scientifico e Presidente dell’Osservatorio filosofico (www.filosofiainmovimento.it).

Fra i suoi libri, che più volte hanno suscitato un dibattito acceso sui media nazionali: Il Novecento negato. Hayek filosofo politico (Perugia 2006), Tocqueville: un ateo liberale (Bari 2008), La storia infinita. Marx, il liberalismo e la maledizione di Nietzsche, presentazione di Luciano Canfora (Napoli 2011) e L’ultimo Dio. Internet, il mercato e la religione stanno costruendo una società post-umana, prefazione di Umberto Galimberti (Bari 2012). Il suo ultimo libro, Qualcuno era italiano. Dal disastro politico all’utopia della rete, con un’intervista a Carlo Freccero (Milano 2013), ha suscitato un’ampia discussione che, fra le altre cose, lo ha condotto a essere ospite della trasmissione televisiva «Omnibus» su La7.

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