28 febbraio 2013
Un convegno internazionale sul tema del bullismo, per farà il punto sulla valutazione di esperienze di prevenzione e di intervento che si stanno realizzando in diversi contesti europei.
Martedì 5 marzo nell’Aula Magna dell’Università (Piazza San Marco, 4 – ore 9-17) si terrà la giornata dal titolo “La prevenzione del comportamento aggressivo: cosa funziona, cosa non funziona e perché?” organizzata dal Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia dell’Università di Firenze, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Associazione Italiana di Psicologia.
L’incontro intende promuovere – grazie alla partecipazione di docenti dell’Università di Cambridge (Manuel Eisner), di Vienna (Christiane Spiel) e dell’Università di Turku, Finlandia (Christina Salmivalli) – un confronto europeo per l’individuazione di nuove e possibili prospettive di intervento nell’ambito scolastico e in quello familiare e l’analisi della loro valutazione allo scopo di prevenire comportamenti problematici e promuovere un valido sviluppo del bambino e dell’adolescente.
«A partire da modelli basati sull’evidenza empirica (evidence-based) e accreditati a livello internazionale – spiega Ersilia Menesini, del Comitato scientifico del convegno – sono stati invitati a partecipare ad una tavola rotonda studiosi, esperti, autorità e varie agenzie (Università della Sapienza di Roma, Comune di Firenze, di Scandicci, di Lucca, Ordine degli Psicologi, UNICEF). Lo scopo è riflettere sulle implicazioni di una politica basata sulla valutazione di efficacia e sull’accreditamento dei progetti e delle pratiche di intervento anche nel nostro Paese».
Il convegno - che sarà fruibile anche online in diretta video su www.unifi.it/webtv – è rivolto a ricercatori, dirigenti dei servizi educativi e sociali, operatori, insegnanti, psicologi e tutti coloro che hanno responsabilità nelle decisioni politiche e nei servizi rivolti all’infanzia e all’adolescenza.
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