“Braccialetti rossi” arriva allo Iusve. Ex studente diventa sceneggiatore

Braccialetti rossi

Ha studiato Psicologia dell’educazione allo Iusve e ora lavora nella fortunata serie televisiva “Braccialetti rossi”.
Andrea Bertocchi, che delle nuove puntate ha collaborato alla sceneggiatura sarà ospite domani, 18 dicembre nell’aula magna della sede Iusve di Mestre a partire dalle 9 e fino alle 12. “Ho cominciato con “Braccialetti rossi” fin dalle prime puntate – spiega lui- durante un viaggio che ho fatto in India nel 2007 ho conosciuto il regista, Giacomo Campiotti. Da questo incontro si è creato un grande coinvolgimento, una profondissima amicizia ed è iniziata la mia avventura”. La storia di Braccialetti rossi, versione italiana della serie catalana “Polseres vermelles” ispirata alla storia vera dello scrittore spagnolo Albert Espinosa, racconta le vicende di alcuni ragazzi che ricoverati in ospedale per cause diverse fanno amicizia tra loro. “Lavorare con questa produzione mi ha cambiato – dice Bertocchi – è stato un modo per portare un cambiamento di visione nei programmi televisivi. Per provare a raccontare una realtà diversa, con una modalità insolita. Si parla di speranza ma anche di sofferenza e di condivisione”.

La sua testimonianza è stata scelta proprio per questo. Domani 18 dicembre infatti Iusve nella sua sede di Mestre avvierà il seminario “Il bene si comunica bene” che durerà due giorni e che il 19, nella sede del Padiglione Rama in partnership con Usl 12, si concentrerà invece sulla comunicazione in ambito sanitario (Mariano Diotto, direttore del Dipartimento di Comunicazione, analizzerà il “perchè” del successo comunicativo di Braccialetti Rossi). La prima parte del convegno allo Iusve verrà aperta invece da Nicola Giacopini, direttore del Dipartimento di Psicologia. Dopo la testimonianza di Andrea Bertocchi si presenteranno ai ragazzi le associazioni del territorio: Admo, Avis, Aido, Banca degli occhi e che nel pomeriggio apriranno degli stand con materiale informativo in cortile. “Potrebbbe essere per noi studenti un bel modo per conoscere un mondo spesso dimenticato – dice Lorenzo Niero, studente Iusve, da 3 anni volontario della Croce Verde – io sarò lì a raccontare ai miei compagni che basta poco per cambiare le cose”.

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