Bologna: parte la sperimentazione della meditazione tibetana per i …

Monaci tibetani della scuola Mahayana (Getty Images)

Si svolgerà nel reparto di Psicologia clinica dell’ospedale Bellaria di Bologna, da sempre attivo per quanto riguarda la meditazione tibetana, il primo esperimento in cui la filosofia orientale, attraverso la pratica cosiddetta “Tong Len”, ossia “Prendere e dare”, si incontrerà con la medicina tradizionale occidentale, nella fattispecie con la cura dei malati oncologici.

La pratica meditativa sarà condotta dall’equipe del dottor Gioacchino Pagliaro, direttore del reparto, composta da 15 medici oltre allo stesso Pagliaro. Verranno selezionati ottanta pazienti, dei quali i medici non conosceranno il nome, ma soltanto le iniziali, il tipo di patologia e determinati valori del sangue. A quaranta di questi verrà sottoposta la terapia meditativa, agli altri quaranta no, tutti continueranno comunque la terapia tradizionale. Ciò consentirà di valutare le differenze nel decorso della malattia.

Scrive Lama Zopa Rimpoche, discepolo di Lama Yeshe e direttore spirituale della FPMT, che si occupa della filosofia buddhista denominata Mahayana, che il “Tong Len” costituisce “il metodo più rapido e più potente per guarire noi stessi. Nella meditazione del “prendere e dare”, quando sviluppiamo una grande compassione prendiamo su di noi la sofferenza e le cause di sofferenza degli infiniti altri esseri viventi, e le utilizziamo per distruggere il nostro pensiero egocentrico ed egoista, che è la fonte di ogni nostro problema”.

La sperimentazione è stata approvata dal Comitato Etico dell’Ausl e ha avuto l’autorizzazione del direttore sanitario Massimo Annichiarico che ha firmato la delibera che autorizza il progetto. Lo studio sarà a costo zero e durerà diversi anni, ma al momento non è chiaro quali possano essere i risultati finali.

 

Redazione online


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