Bed Time, un cattivo da antologia per questo thriller psicologico

Cesar è un sadico, di quelli più subdoli, troppo cinico per soffrire, troppo razionale per essere felice dei suoi traguardi, gode delle disgrazie altrui e quando in un palazzo di Barcellona, dove lui è portiere, arriva Clara, solare e piena di vita, decide che è giunto il momento di toglierle quel sorriso fastidioso dal suo viso e inizia ad attuare un piano tanto macabro quanto efficace. Il film di Jaume Balaguerò è un claustrofobico e ingegnoso, stantio prodotto thriller che svolge tutta la sua vicenda nel palazzo spagnolo, angustiando lo spettatore che si immedesima nella vittima inconsapevole e nel deviato protagonista. A suo modo e maniera Balaguerò è un veterano dell'horror-thriller, passato solamente da questo universo tetro.

 

Darkness nel 2002 con Giancarlo Giannini e Anna Paquin aveva dato modo al mondo conosciuto di scoprirlo, grazie alla confezione di un film ben orchestrato e con un ritmo ben fatto. Nel 2007 ha stupito, o quasi, tutti gli addetti con un altro film claustrofobico, quel REC che ha convinto molti e ancora più nel secondo capitolo, la sua visione ne ha acquistato in termini di solidità. Bed Time, Mientra Duermas in originale (più calzante), non solo obbliga lo spettatore ad irrigidirsi di fronte alla psicologia disturbata del portiere, ma lo invita ad indagare sulla moralità e sulla scelta tra bene e male, in cui i due universi si incontrano e scontrano dando vita ad un dubbio tra i più comuni ed efficaci. Tralasciando alcune visite del protagonista alla madre malata e il finale, la telecamera decide di stazionare nel palazzo dando vita ad un'occlusione che angoscia il fruitore. Luis Tosar, il protagonista, grazie alla sua interpretazione fa il resto. Il film esce nelle sale italiane il 27 luglio.

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