Ballare fa bene: la psicologia spiega il perchè!



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Spesso mi chiedo quanta correlazione esista tra l’arte della danza e la felicità di una persona. Psicologia e ballo, mente e movenze correlate a suoni, ritmi, melodie. Sin dalla notte dei tempi l’uomo ne ha nutrito interesse, forse dettato dal fatto che, tramite essa, è possibile coniugare i processi mentali con l’azione motoria.

Sta di fatto che ballare fa bene, indipendentemente dalla motivazione che spinge ogni persona ad avvicinarsi all’attività suddetta. Sì, perché il ballo è un’attività, di tipo psicofisico, che produce effetti positivi e agisce sulla componente individuale, relazionale e sociale.

Ballo come fitness. E’ un’attività fisica, è un allenamento per il corpo, è postura corretta, rassodamento, tonicità, elasticità. Aiuta a smaltire calorie, si ha il doppio vantaggio di migliorare l’efficienza di cuore e polmoni, lavorando allo stesso tempo sul tono muscolare e sull’elasticità delle articolazioni.

Ballo come movimento. Muoversi a ritmo di musica aumenta la coordinazione e aiuta ad acquisire armonia, scioltezza. Ballare aiuta a prendere coscienza del proprio corpo, a muoversi con maggior, mantenendo una postura corretta.

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Ballo come memoria. Viene in aiuto anche alla memoria, perché, almeno nella prima fase di apprendimento, è necessario memorizzare le varie sequenze e i vari passi ed è anche una forma di meditazione in movimento, perché libera la mente dall’ansia.

Ballo come addestramento, nei passi, nella gestualità, nel portamento.

Ballo come allenamento mentale. Devi sapere che ballare mantiene giovane il cervello. Lo afferma una prestigiosa rivista medica: danzare aumenta le capacità cognitive e aiuta a costruire un formidabile argine contro il decadimento delle cellule nervose. Il “New England Journal of Medicine” scrive che ballare frequentemente sarebbe il miglior antidoto contro l’invecchiamento cerebrale. Difatti ballare è un piacere amico dell’intelligenza. Farlo in modo frequente può incrementare le capacita’ intellettive e proteggere dalla demenza e dalle malattie degenerative del sistema nervoso.

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Ballo come divertimento. E’ allegria, e stimola il cervello a produrre endorfine, le sostanze che danno benessere ed euforia.

Con il ballo si portano alla luce molte dinamiche, al punto che la struttura della personalità ne è coinvolta. Pensa a quanto, ballare, può stimolare e potenziare le tue capacità di socializzazione con gli altri. Ballo anche come Eros. I ruoli uomo-donna si ripresentano sotto forma di mascolinità e femminilità, si scoprono molte dinamiche tipiche della coppia. Proprio attraverso il ballo a due viene vissuto il rapporto maschio-femmina in sintonia con lo spirito del tempo.

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Il ballo quindi è un impegno mentale, sentimentale ed emotivo. Fare danza è traducibile quanto fare formazione personale mirata al miglioramento di “doti” psicologiche, quali: l’immaginazione, l’attenzione, la concentrazione, il controllo delle emozioni, i processi motivazionali, il locus of control e, non per ultima, l’autostima. Nella danza, non esiste fortuna o casualità, ma preparazione, consapevolezza e possibilità di migliorarsi, crescere dagli errori. Ballo quindi associato alla conoscenza e al miglioramento di sé, allo sforzo mentale, sentimentale ed emotivo.

Si evince pertanto quanto ballare non sia solo un gesto fisico, ma diventa il mezzo attraverso cui comunicare, esprimere e rappresentare ciò che sentiamo, traducendo nel fisico il nostro stato d’animo di quel momento. In altre parole il ballo può essere un raffinato strumento per modificare la percezione di sé, il che significa non solo cambiamenti a livello comportamentale, ma attivare una ginnastica neuronale e una correzione dei propri schemi di pensiero. Quindi? Ballare fa bene, al fisico e soprattutto alla tua mente, al tuo sorriso.

Correlato all’articolo, un link ad un video specifico curato dalla Dr.ssa Ave Giada sul suo canale You Tube


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Articolo scritto da Redazione EticaMente.net
il 17/07/2015
Categoria/e: Primo piano, Salute.

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