Autismo, l’odore della mamma aiuta i bimbi nelle relazioni

Salute: una ricerca italiana spiega come l’odore materno possa aiutare i bambini che soffrono di questo male.

Arriva  una scoperta dai ricercatori italiani che riguarda l’autismo. Ad effettuarla sono stati gli scienziati del  Dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova sotto la guida del professor Umberto Castiello.  Lo studio ha analizzato 20 bambini autistici tra i 10 e i 14 anni. L’autismo è considerato dalla comunità scientifica internazionale un disturbo che interessa la funzione cerebrale. Spesso il male colpisce i bambini,  con una consistente diminuzione dell’integrazione sociale e della comunicazione. I bimbi sono stati  messi a confronto con un gruppo di bambini sani. La ricerca scientifica è stata pubblicata  sulla rivista Biological Psychiatry.

Autismo, aiuto ai bimbi da odore mamme

Autismo, aiuto ai bimbi da odore mamme, Fonte:www.cdc.gov

Gli autistici hanno difficoltà nell’iniziare una conversazione o a rispettare i turni giusti, che caratterizzano le fasi di un dialogo. Capita anche che bambini affetti da autismo vengano inizialmente sottoposti a controlli per verificare una sospetta sordità, dal momento che non mostrano a reazioni quando vengono chiamati per nome. L’esperimento scientifico consisteva nel prelevare dalle secrezioni ascellari della mamma questo “odore” in maniera tale da presentarlo poi ai bimbi nella stessa maniera. E’ accaduto che il tentativo di  imitazione nei bambini sani rimaneva immutato, nei bambini autistici invece migliorava  molto il comportamento e la relazione con gli altri. Questa ricerca quindi ha dimostrato come i bambini affetti dall’autismo siano maggiormente stimolati se a contatto con qualcosa di materno e quindi in grado di infondere sicurezza e tranquillità al bimbo. Gli autistici infatti mostrano un’apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri. La  tendenza quindi è quella all’isolamento e alla chiusura sociale. Si nota in alcuni soggetti indifferenza emotiva agli stimoli in altri, ipereccitabilità agli stessi.

A cura della Redazione

 

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