Anatomie della mente del “ragazzo di vetro”

Giovedì 17 aprile conferenza di psicologia sul famoso compositore russo Čajkovskij

TchaikovskySi parlerà della psicobiografia di Piotr Il’ic Čajkovskij nel corso del nuovo appuntamento di “Anatomie della Mente. Conferenze dei Giovedì di Psicologia” che si terrà giovedì 17 aprile alle 16.30 presso il teatro Anatomico della biblioteca Ariostea. Relatore della conferenza sarà Stefano Caracciolo, professore Ordinario di Psicologia Clinica dell’Università di Ferrara e organizzatore dell’iniziativa.

“Čajkovskij si è appena sposato – ci anticipa Caracciolo – una sua allieva, Antonina Miliukova, gli ha manifestato il suo amore con alcune lettere, in alcune delle quali minaccia il suicidio in caso di rifiuto. Piotr rimane dapprima incerto su questa dichiarazione, poi accetta l’offerta, per dare una facciata rispettabile alla sua vita mondana nel mondo della nobiltà in cui si muove e sviare tutte le dicerie sulle sue frequentazioni omosessuali. Ma regge solo poche settimane, non sa come affrontare lo scandalo di un divorzio – non possiede neppure i mezzi economici necessari per il procedimento – e si sfoga con la sua mecenate Nadhezda von Meck, ricca vedova ereditiera del magnate delle ferrovie che lo sostiene finanziariamente”.

“L’episodio – continua il professore – divide a metà la vita adulta di Čajkovskij che morirà ad appena 53 anni di età, secondo le fonti dell’epoca di colera, secondo fonti più recenti suicida per evitare un nuovo definitivo scandalo dopo un amore omosessuale compromettente con un giovane della corte dello Zar, secondo altri condannato al gesto mortale (beve acqua non bollita probabilmente infetta dal colera) da una giuria segreta. Come ha potuto il fragile ‘ragazzo di vetro’, secondo la definizione della sua balia, diventare un grande compositore celebrato in tutto il mondo, nonostante la sua vulnerabilità di carattere? Il metodo psicobiografico consentirà di esplorare varie aree della sua vita, della sua personalità, della sua opera musicale, attraverso l’ascolto di celebri brani e la visione di alcuni episodi della sua vita tratti dal film biografico del regista Ken Russell ‘The Music Lovers’”.

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