ALBANO LAZIALE, CENTRO PSICOLOGIA: ECCO COME …

A cura della Dottoressa Chiara Marianecci, Logopedista

Albano Laziale (RM) - Il lessico, cioè la ricchezza dei vocaboli, è uno degli aspetti più importanti del linguaggio che non riguarda solamente i più piccoli ma anche gli adulti. Questa, tuttavia, è una capacità che va coltivata sin dall’età evolutiva, in quanto un bagaglio lessicale ampio è importante non solo affinchè il bambino possa avere una comprensione e produzione del linguaggio più elevata e completa, ma anche per l’apprendimento della letto-scrittura, per le capacità di narrazione e per l’abilità di creazione del testo scritto. Si riportano di seguito delle strategie che insegnanti e genitori possono sfruttare per stimolare il più possibile il bambino in età pre-scolare:

1) arricchire le fasi di gioco focalizzando l’attenzione sulla denominazione degli oggetti e delle attività che si stanno svolgendo, in maniera tale che il piccolo possa comprendere le varie correlazioni in questione. A tale proposito, nel caso di un bambino più grande è possibile organizzare giochi un pochino più complessi, come dei “memory” con immagini di oggetti, che i “giocatori” devono ricordare e denominare. Ciò avviene inizialmente soprattutto con i sostantivi ma è opportuno ricordarsi di arricchire il più possibile anche la categoria dei verbi;

2) stimolare il bambino per categorie semantiche: ad esempio, categoria degli alimenti, di indumenti, di cibi, frutta etc. Un’idea può essere organizzare attività in cui il bambino deve mettere tutti i cibi nel carrello o i vestiti nei cassetti: il tutto può essere fatto con gli oggetti, o in modo più astratto, per i più grandi, anche con le figure. Naturalmente in tutte queste attività la denominazione deve essere sempre presente;

3) utilizzare storie con immagini, di complessità crescente a seconda dell’età del bambino, in cui il piccolo inizialmente ascolta soltanto, e in un secondo momento viene coinvolto gradualmente nel completamento di frasi con parole mancanti. Questo stimola sia la memoria che l’attenzione uditiva: aspetti fondamentali per l’ampliamento del lessico.

4) utilizzare delle filastrocche, meglio se con supporto visivo in sequenza o tramite cd con libro.

5) verbalizzare coppie di parole oppositive: ovvero i contrari. Su questo esistono attività facilmente reperibili già pronte.

6) svolgere attività più complesse ma che permettono uno sviluppo delle abilità lessicali decisamente più elevato: sono quelle in cui si stimola il bambino a fare un’analisi di tutte le caratteristiche di un oggetto (colore, forma, dimensione, uso etc). A tal proposito si possono fare giochi in cui il bambino toccando solamente una cosa cerca di riconoscerla per poi denominarla.

Successivamente è possibile fare anche ulteriori attività in cui il bambino individua le caratteristiche che un oggetto condivide con altri; ad esempio: “la mela è un frutto tondo e liscio, ma quale altro oggetto ha le stesse caratteristiche?”. L’adulto può chiedere anche al bambino di dividere gli oggetti per categorie e portarlo a delle conclusioni per caratteristiche comuni: ”tutti i frutti possono essere tagliati”.
Detto questo, tuttavia, nei casi in cui il lessico del bambino risulti estremamente ridotto, e si rilevino in aggiunta difficoltà narrative, di costruzione frasale o di comprensione, allora sarà necessario intervenire con valutazioni più specifiche come quella logopedica. Questo permetterà di rintracciare carenze linguistiche ben precise , e procedere eventualmente, mediante trattamenti specifici, in maniera che il bambino possa completare le tappe di sviluppo e approdare all’età scolare con difficoltà quanto più limitate possibili.

LOGOPEDISTA CHIARA MARIANECCI
Tel. 3497296063
e-mail: chiara.marianecci@hotmail.it

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