LECCE - “Simboli religiosi e il loro effetto sul senso di inclusione o esclusione nei bambini cattolici e musulmani”. Un bel titolo per una tesi di laurea triennale in Psicologia, da conseguire presso l’università di Padova, all’insegna dell’integrazione. Solo che lo studente leccese di 28 anni, pur conseguendo il titolo accademico con la discussione della tesi avvenuta a settembre del 2011, nel corso della sua carriera universitaria non avrebbe mai sostenuto un esame.

Faccenda dai contorni a dir poco surreali, la verità, su cui ora indaga la magistratura attraverso le indagini dei carabinieri. E nel frattempo sullo studente salentino pende una denuncia per falso. Il quale, per raggiungere il suo scopo, avrebbe scaricato dal web  i documenti necessari, certificato il suo diritto alla laurea triennale e mantenuto la corrispondenza, con tanto di mail, riuscendo addirittura a fissare e discutere la sua tesi senza che in realtà avesse i titoli per farlo.  

Annuncio promozionale

Ma poi, dopo la discussione della tesi nel 2011, quando all’inizio dello scorso anno gli uffici universitari, come prassi vuole, hanno iniziato a vagliare la documentazione di tutti i neolaureati, è emerso più di qualche incongruenza, come alcune rilevanti differenze nel numero di protocollo e voci non compilate debitamente. Da qui, inevitabile è stato un controllo più approfondito sul fascicolo dello studente leccese. Svelato l'arcano:  l'universitario salentino non aveva mai avuto i requisiti per discutere la tesi di laurea. E la sua documentazione traballante è finita direttamente in  procura. Ora, come detto, per fare luce sull’episodio e dissipare ogni sospetto che la cosa possa ripetersi, indagano i carabinieri.