A Milano arriva lo psicologo non profit

In principio furono gli psicologi di quartiere, che ricevevano gratis in farmacia. La prima esperienza era nata proprio a Milano nell’ottobre 2009 e aveva coinvolto, nella sua sperimentazione durata due anni, 1.775 utenti. È ancora Milano a lanciare una nuova proposta per superare quella antica visione del lettino come «cosa per ricchi» e della Asl come «roba da matti» e avvicinare gli psicologi a un bisogno sempre più forte – complice la crisi – ma chre ancora fatica a tradursi in domanda esplicita. Proprio oggi l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e l’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute del Comune di Milano hanno firmato un protocollo d’intesa per l’avvio di un servizio di Psicologia sostenibile per le fasce di popolazione meno abbienti.
 
L’iniziativa, prima ed unica in Italia, non prevede impegni economici ma, oltre alle attività operative, include importanti dichiarazioni di principio che riconoscono da parte del Comune di Milano il ruolo degli Psicologi come professionisti della cura della mente e sanciscono la necessità per i cittadini di un’offerta sociale di salute non solo fisica ma anche psicologica.

Il disagio psichico a Milano
A Milano il 15% della popolazione maggiorenne (circa 160mila persone)  ha dichiarato di essersi rivolta allo psicologo in qualche momento della propria vita, mentre la domanda annua è ora stimata sui 55mila individui. In città le liste d’attesa per i servizi di tipo psicologico e psicoterapeutico pubblici variano da 30 giorni a 6 mesi a seconda delle strutture (ASL, servizi ospedalieri). Salvo rare eccezioni, nel Servizio Sanitario Nazionale in Lombardia è possibile usufruire solo di percorsi psicologici brevi (qualche mese/un anno), mentre una presa in carico psicoterapeutica di maggiore durata non è prevista. Chi necessita di una psicoterapia e non ha la possibilità economica di rivolgersi ad un professionista privato, non ha di fatto alcun servizio a disposizione. Una strutturazione di questo tipo impedisce, tra l’altro, una presa in carico tempestiva e preventiva di soggetti o famiglie che vanno così incontro a una possibile cronicizzazione del disturbo.

La “Psicologia sostenibile” e gli “Psicologi per Milano”
Su queste premesse, l’Ordine degli Psicologi della Lombardia e l’Assessorato alle Politiche Sociali e Cultura della Salute si impegnano a mettere in atto iniziative per promuovere servizi di carattere psicologico “sostenibili”, ossia accessibili dalle fasce di popolazione in difficoltà economica, in regime sussidiario al Servizio Sanitario Nazionale.
Nel corso del 2012, l’Ordine ha realizzato in proposito una ricerca sugli enti privati e del privato sociale che si occupano di Psicologia sostenibile e che desiderano promuovere delle offerte per i cittadini. L’indagine ha coinvolto servizi privati e del privato sociale, di cui sono state prese in esame le modalità attraverso le quali il servizio viene reso disponibile all’utenza. Tale ricerca ha costituito la base per l’avvio del servizio, denominato “Psicologi per Milano”, che intende realizzare una rete di servizi caratterizzati da sostenibilità economica, flessibilità di intervento, orientamento al sociale e radicamento territoriale.


La struttura del progetto
In seguito alla pubblicazione di un avviso pubblico, gli enti con sede sul territorio di Milano che ritengono di possedere i requisiti stabiliti dal Comune potranno fare richiesta per entrare nell’elenco di chi erogherà questo servizio. I servizi sociali del Comune, sulla base delle caratteristiche e della disponibilità offerta dagli enti, si occuperanno di inviare loro i pazienti che si trovino in una situazione di disagio economico e che necessitino di una presa in carico. Gli enti, dal canto loro, metteranno a disposizione una quota di prestazioni a prezzi calmierati e una quota a titolo gratuito. Il numero minimo di queste prestazioni verrà stabilito proporzionalmente alla grandezza dell’ente stesso, ma si stima fin d’ora di poter garantire da subito almeno 200 prese in carico gratuite, competenti e continuative, ai cittadini milanesi che versano in stato di bisogno.
L’Ordine Psicologi della Lombardia, secondo gli accordi, avrà la funzione di garante nei confronti degli enti che presenteranno domanda. L’erogazione di questo tipo di prestazioni non ricadrà in alcun modo sul singolo psicologo: sarà l’ente a farsi carico, con le risorse che riterrà opportune, del costo del servizio erogato. Per queste prese in carico, inoltre, non saranno previste limitazioni di tipo temporale e verrà garantita la continuità del rapporto con l’operatore.

Focus sulle scuole
Un’attenzione specifica sarà dedicata alla prevenzione del disagio giovanile: qui più che in ogni altro caso l’intervento precoce è fondamentale. L’OPL ha realizzato un fumetto su come prevenire e combattere il disagio giovanile che verrà distribuito (60mila copie) in tutte le scuole superiori milanesi, a cura del Comune stesso.
Il Protocollo prevede infine anche altre iniziative, tra cui l’avvio di una sperimentazione che affianchi lo psicologo al medico di base; la definizione delle modalità di selezione del personale educativo da inserire nei servizi per l’infanzia; la corretta attivazione di consulenze psicologiche online da fornire, soprattutto, ad adolescenti in crisi; indicazioni che l’Ordine può fornire al Comune per allertare equipe di psicologi in situazioni di Emergenza di carattere naturale (disastri, crolli, inondazioni, terremoti) o di ordine pubblico (sfratti, sgomberi), sia per affiancare le Forze dell’Ordine o la Protezione Civile, sia per intervenire direttamente nella gestione dei traumi psichici.

 

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