13 parole intraducibili che significano felicità

Credit: Huffington Post


Provate a chiedere a chi vi sta intorno quale senso attribuisce alla parola felicità e finirete per ottenere risposte del tutto incongruenti. Qualcuno vi dirà che è un’emozione, una condizione soggettiva positiva. Altri che è una costante sensazione di appagamento. I più cinici si appelleranno all’accezione materialistica della parola, mentre i meno ottimisti vi diranno che si tratta di un’utopia, di un’illusione ineffabile simile ad una marca di abbigliamento costosa che non mette in saldo il vostro vestito preferito. La verità è che il concetto di felicità è assai complesso da esplicare per l’uomo comune, e malgrado il conseguimento di ricerche più o meno approfondite, rimane un punto interrogativo in ambito psicologico.

Tim Lomas, docente di psicologia positiva alla University Of East London, ha elaborato una sua idea a riguardo, sostenendo che è necessario apportare dei cambiamenti nell’analisi della felicità.
Egli sostiene, infatti, che questa ricerca si limiti ad esaminare i fattori che implicano la felicità nelle culture occidentali senza focalizzarsi però su quelle del mondo restante; non dando quindi una visione complessiva e psicologica della felicità umana, quanto piuttosto un’interpretazione frammentaria. Lomas sostiene inoltre, che la felicità è un sistema complesso che pone le sue basi sulla soggettività, i cui pilstri portanti sono le differenze.
Queste differenze non concernono solo il tipo di cultura, quanto i singoli soggetti appartenenti ad una stessa società. Per cui vi sono diversi tipi di felicità: quella procurata dal gusto di una tavoletta di cioccolato, quella dettata dal sesso, da un giorno importante, da un bel voto, da una riunione famigliare.
E ad ogni tipo di felicità attribuiamo un valore che alla fine di tutto rimanda alla cultura che ci ha formati nel corso della nostra vita.

In ultima istanza, per ampliare il campo di applicazione della psicologia della felicità il Dottor Lomas, ha deciso di trascrivere un elenco di parole “intraducibili” poste a descrivere sensazioni positive.
Alcune delle migliori sono elencate qui in seguito:

Sobremesa (Spagnolo): il tempo trascorso dopo aver terminato un pasto, rilassarsi e godersi la compagnia
Tepils (Norvegese): bere birra fuori casa in una giornata calda
Reme (Balinese): qualcosa che sia caotico e gioioso
Desbunar (Portoghese): perdere tutte le inibizioni divertendosi
Sabsung (Thai): essere rivitalizzati attraverso qualcosa che anima la propria vita
Feierabend (Tedesco): stato di festa al termine di una giornata di lavoro
Tilfreds (Danese): soddisfatti, in pace
Geborgenheit (Tedesco): protetto e al sicuro dai problemi
Flaner (Francese): passeggiare tranquillamente per le strade
Shinrin-yoku (Giapponese): relax dettato dal bagno in un lago nella foresta
Gökotta (Svedese): svegliarsi presto con lo scopo di andare a sentire il cinguettio degli uccelli
Suaimhnaes CROI (Gaelico): stato di gioia dopo il completamento di un compito
Tarab (Arabo): stato di estasi indotto dalla musica

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