Venerdì 13 giugno dalle ore 9.00 presso l’aula C di Psicologia (Palazzina ex Farmacia) dell’Università “G. d’Annunzio” a Chieti in via dei Vestini, avrà luogo il convegno dal titolo “Omosessualità e falsi miti. La psicologia risponde”. L’incontro è organizzato da Arcigay Chieti “Sylvia Rivera” e AltraPsicologia Abruzzo in collaborazione con l’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi Abruzzo; l’obiettivo dell’evento è quello di fare chiarezza su alcuni pregiudizi e promuovere una maggiore conoscenza della relazione tra psicologia e omosessualità.
Durante l’incontro particolare attenzione verrà riservata alle basi scientifiche che regolano il rapporto psicologia-omosessualità, al fine di abbattere il muro di pregiudizi che ancor oggi impediscono alle persone omosessuali di usufruire di un momento di crescita e agli psicologi di esprimere al meglio le loro professionalità.
Moderatore del convegno sarà il Prof. M. Fulcheri, Ordinario di Psicologia Clinica Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e Presidente di Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Salute. Interverranno il Dott. Claudio Minetti, Presidente Arcigay Chieti, il Dott. Luigi Zoppo Referente AltraPsicologia, Tancredi Di Iullo, Presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Abruzzo, il Prof. Liborio Stuppia, Direttore del Dipartimento scienze psicologiche umanistiche e del territorio, la Dott.ssa Cinzia D’Amico Psicologa – Psicoterapeuta, il Dott. Angelo Collevecchio Psicologo – Psicoterapeuta, e il Dott. Adelio Iezzi, Coordinatore gruppo giovani Arcigay Chieti.
Spiegano Claudio Minetti, Presidente Arcigay Chieti, e Luigi Zoppo, Referente AltraPsicologia Abruzzo: “Nell’era di internet e della globalizzazione e delle informazioni è molto facile reperire nozioni attraverso il web. Ma è altrettanto facile incappare in informazioni mal interpretate, manipolate o false. Distinguerle spesso non è per niente facile, anche per i più preparati.
Il tema dell’omosessualità, vista la sua attualità sociale e politica, è uno dei temi che più si presta a queste manipolazioni e alla diffusione di informazioni false, che vanno col tempo a instaurare nella società dei falsi miti.
Anche in ambito scientifico – professionale, nonostante le maggiori associazioni internazionali che si occupano di promuovere la salute mentale e dell’individuo sostengano che l’omosessualità è una variante naturale della sessualità umana, permangono oggi, da parte di alcuni operatori della salute mentale, pregiudizi nei confronti degli individui LGBT. I pregiudizi possono esprimersi in varie forme: dall’ignoranza di alcune dinamiche psichiche specifiche delle persone omosessuali a proposta delle così dette “terapie riparative”.
Le persone omosessuali, come ogni individuo, possono attraversare momenti di disorientamento durante i quali sentono l’esigenza di un aiuto professionale. In questi momenti di maggiore vulnerabilità le persone possono essere portate a credere che il loro orientamento sessuale sia la fonte del malessere e che per vivere sereni sia necessario “ripararsi”.”