In queste ore è in corso la protesta alle Verginelle, sede del corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche.
Avviata dai rappresentanti del corso di laurea, le motivazioni da additare alle fatiscenti condizioni della struttura e alle aule inadeguate ad accogliere gli studenti che rendono problematica la frequenza e impossibile un’attività accademica adeguata.
Come fanno notare i rappresentanti, difatti, nel manifesto degli studi, sarebbero segnalate strutture adeguate e laboratori, ma solo sulla carta, dato che poi la realtà invece è totalmente diversa.
Al dipartimento vi è un surplus di circa 300 iscrizioni annue e le aule più grandi ospitano al massimo 150 studenti, tanto ché la maggior parte delle lezioni sono tenute in video-conferenza, fattore che di certo aumenta le difficoltà di interazione tra docenti e studenti.
Fra i problemi rivendicati dalla protesta vi è quello delle aule studio praticamente inesistenti; vi è solo un corridoio, che funge anche da ambiente di passaggio, dunque molto confusionario fino al punto da sembrare più una zona dove consumare un pranzo o sostare con i colleghi per scambiarsi opinioni.
I rappresentanti degli studenti propongono quindi delle soluzioni per poter risolvere il problema. Una sarebbe la ricerca di aule in strutture che siano in grado di poter accogliere molti più studenti e consentire la giusta concentrazione e il contatto con i docenti.
L’altra invece sarebbe la divisione in due corsi (A-L, M-Z) in modo che le aule possano accogliere tutti e si possa avere un migliore svolgimento delle lezioni.La speranza è che si possa trovare una soluzione condivisa e che riesca a soddisfare le esigenze degli studenti.