Viterbo - Dal 10 luglio l’ordine degli psicologi del Lazio cura un ciclo di incontri su alcuni temi centrali dei nostri giorni
Viterbo - Il Tuscia Operafestival apre a Viterbo la sua nona edizione con tre serate tra musica, teatro e psicologia.
Conflitto e integrazione, cibo e percezione di sé, questioni di genere e potere.
Dal 10 luglio l’ordine degli psicologi del Lazio cura un ciclo di incontri ideati per osservare, attraverso la doppia lente dell’arte e delle scienze psicologiche, alcuni temi centrali nel dibattito dei nostri giorni. Grande protagonista Il pubblico, invitato a interagire con esperti, intellettuali e artisti.
“Tutti insieme appassionata… Mente”: è il titolo dell’iniziativa che l’ordine degli psicologi del Lazio terrà a Viterbo il 10, 11 e 12 luglio, a partire dalle 20.45, in occasione del Tuscia Operafestival.
Tre serate gratuite che, nella suggestiva cornice del cortile di Palazzo dei Priori, porteranno la psicologia, attraverso la formula dell’intrattenimento-spettacolo, fuori dai suoi confini tradizionali.
Tre appuntamenti in cui temi ricorrenti nelle nostre conversazioni quotidiane saranno letteralmente al centro della scena: come terreno di confronto tra intellettuali, artisti e psicologi, ma anche come traccia di una rappresentazione teatrale. Come recita il titolo dell’iniziativa, il ruolo del pubblico sarà essenziale: chi lo vorrà, potrà interagire con gli ospiti, raccontare il proprio vissuto, riempire delle proprie esperienze il tema della serata.
Il 10 luglio si comincerà parlando di alimentazione ed emozioni. Con “Non solo dieta: cibo, emozioni e immagine di sé”, verrà analizzato il legame tra forma fisica e percezione di sé accanto al potenziale della disciplina psicologica, tanto nel processo di emancipazione individuale dai canoni estetici dominanti che nella definizione di un corretto rapporto con l’alimentazione. A seguire, lo spettacolo teatrale coordinato da dall’autrice e attrice Elena Guerrini “Bella tutta! I miei grassi giorni felici”: la protagonista, già collaboratrice e interprete con registi come Pupi Avati, Pappi Corsicato, Giuseppe Bertolucci, Alfonso Arau, presenta un’opera che è un saggio di intelligenza e ironia ma anche un inno alla nostra singolarità, un invito ad amare le nostre imperfezioni e a non cercare di essere qualcosa che non siamo.
L’11 luglio si esplorerà l’universo femminile. In “Violetta e le sue sorelle. Il potere delle donne” l’opera lirica di Mozart offrirà lo spunto iniziale per riflettere sul “potere” – istituzionale, politico, economico, mediatico – che le donne hanno conquistato nella società italiana di oggi, su quanto tale risultato incida sulla condizione femminile in genere e su quanto resti ancora da fare per costruire una società più equa nella ripartizione di diritti e doveri tra i sessi.
Seguirà lo spettacolo teatrale “L’Odissea di Alice nel Paese della realtà”, a cura della drammaturga e attrice Melania Fiore, interprete nel film premio Oscar “La Grande Bellezza” di Paolo Sorrentino. L’opera, calando la figura di Alice nel contesto della contemporaneità, muove dalla dimensione surreale della favola per elabor are infine una lucida analisi del nostro presente, delle sue criticità e rivolgere un invito ai più giovani: quello a sperare e osare, a credere nelle proprie possibilità e a cercare incessantemente un futuro migliore
Sempre la serata dell’11 luglio, prevede, alle 24, il Concerto di Mezzanotte del Tuscia Operafestival, un antologia di brani operistici e liederistici interpretati dai giovanissimi allievi dell’International Lyric Academy.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’Italian American Opera Foundation e vedrà inoltre la partecipazione dei maestri collaboratori al pianoforte Michael Heyd, Andrey Annenkov ed Evgeniya Akishina.
La serata conclusiva, quella del 12 luglio, toccherà “La natura delle relazioni: lavoro, scuola, coppia, famiglia”. Un’analisi dei rapporti umani in via di trasformazione, delle conflittualità emergenti, della sfida-opportunità rappresentata dalle nuove esigenze di convivenza e di conciliazione delle diversità. A seguire, andrà in scena lo spettacolo teatrale “Follia d’Ufficio”: una commedia brillante a cura della compagnia Teatranti Tra Tanti e basata sulla rappresentazione delle gelosie, delle meschinità e dei rancori che caratterizzano i rapporti umani che si instaurano nel mondo del lavoro. Il dibattito della serata conclusiva sarà coordinato da Gianvito Senes, psicologo psicoterapeuta coordinatore del Gruppo di lavoro “Psicologia sostenibile” all’ordine degli psicologi del Lazio.
9 luglio, 2015 - 13.27