Ogni anno nel mondo sono davvero tante le donne che si trovano a dover combattere con un tumore al seno; fortunatamente la mortalità per questo tipo di cancro si è abbassata notevolmente grazie alle diagnosi sempre più precise e precoci e alla prevenzione.
Se quindi il timore di morire è minore, le persone colpite da questa malattia devono però affrontare tutta una serie di risvolti psicologici. Un tumore al seno cambia il modo di essere donna, soprattutto quando è necessario un intervento chirurgico, carico di significati simbolici.
La sensazione più comune è il senso di vuoto sperimentato in seguito alla mastectomia, accompagnato da disturbi del sonno, calo dell'autostima e tendenza alla depressione. Se a ciò si aggiunge anche la perdita di capelli conseguente alle terapie, le donne possono vivere un vero e proprio sconvolgimento.
Il seno, simbolo di femminilità
Per la donna il seno rappresenta tre grandi temi della vita: femminilità, maternità, sessualità. E un tumore in queìsta ìparte del corpo, significa paura di perdere tutte queste immagini, soprattutto quando è necessario un intervento chirurgico invasivo con asportazione delle mammelle.
Gestire la menomazione, in questi casi, è complesso, perché insieme al cancro viene asportata l'immagine di sé e spesso ciò che ne consegue è una crisi di identità. Così la donna si ritrova a sperimentare vissuti di rabbia, senso di perdita e paura.
Lo sconvolgimento emotivo, spesso, incide anche sulla vita sessuale e di coppia perché la donna vive con forte imbarazzo il mostrarsi nuda al partner, anche quando l'intervento non è stato invasivo.
Esternare le proprie emozioni
Molte donne, quando scoprono questa malattia, cercano di negare a se stesse e agli altri quanto scoperto; ma nascondersi è dannoso e va assolutamente evitato. Bisogna imparare a parlare, esternare i propri vissuti e le proprie emozioni, perché in questo modo si cerca di dare un senso a quanto sta capitando. È necessario convivere con il cancro, non vergognarsi e continuare a progettare la quotidianità.
Il sostegno della famiglia, del partner e degli amici aiuta ad affrontare molto meglio la malattia e a non sentirsi sole. Inoltre è importante parlare e chiedere ai medici per capire insieme a loro cosa cambierà nella nostra vita.
Continuare a prendersi cura di sé
Durante tutto il percorso della malattia, le donne, per cercare di non minare troppo la loro autostima, dovrebbero continuare a prendersi cura di sé e della loro femminilità. Valorizzare ciò che c'è e non ciò che manca: truccarsi, usare parrucche o fasce alla moda, indossare abiti femminili. Le persone devono convincersi che l'essere donna non è solo una condizione fisica, ma uno stato mentale che va conservato a dispetto della malattia.