21 luglio 2012
Continuano le polemiche sulla difficoltà delle prove di accesso al TFA.
Il caso più eclatante riguarda, senza alcun dubbio, la classe A036 ovvero la classe di Filosofia, psicologia e scienze dell’educazione. Ben otto Università hanno registrato zero ammessi alla fase successiva del percorso di ingresso al TFA, la prova scritta.
Nelle Università in questione, quella di Cagliari, Uni Calabria, Uni Cassino, quella di Milano, di Roma Lumsa, di Sassari, di Trento e di Urbino i risultati del test preliminare sono stati disastrosi: nessuno ha raggiunto il punteggio minimo di 21/30, minimo stabilito dal Ministero in base al DM 249/10.
La situazione nelle altre Università non è certamente migliore: il numero degli ammessi è ovunque nettamente inferiore ai posti disponibili che, tra l’altro, per l’A036 risultavano essere i più numerosi.
I complimenti vanno alle Università di Palermo con 21 ammessi, Roma Tre con 19 e all’Università di Bari con 15: in tutte le altre gli ammessi non superano mai la cinquina se non all’Università Suor Orsola di Napoli (8 ammessi), l’Università di Torino (9 ammessi) e quella di Padova (8 ammessi).
Non mancano le critiche alla difficoltà e alle assurdità delle domande: basta leggere uno sfogo di un docente, ovviamente precario, che insegna da tre anni filosofia nelle scuole italiane, che ha scelto di pubblicare il suo malcontento sul sito orizzontescuola.it.
Al di là di quella che si può considerare una truffa, dal momento che gli aspiranti abilitanti hanno dovuto pagare la non esigua quota di 100 euro o più, la rabbia che emerge dalla voce di questo insegnante e sicuramente condivisa da tutti i non ammessi dipende soprattutto dall’offesa che essi hanno subito nei riguardi della propria professionalità.
Domande davvero nozionistiche e particolari, dunque, quelle che stanno emergendo dai test preliminari che gettano ancor più nello sconforto i già demoralizzati aspiranti docenti italiani.
Fonte immagine: http://3.bp.blogspot.com
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