A cura della dott.ssa Stefania Gioia, psicologa e sessuologa a Seregno (MB).
Il desiderio è un aspetto complesso della nostra sessualità, proprio perché si sottrae quasi totalmente alla nostra parte razionale, e proviene e si muove attraverso le diverse dimensioni della nostra persona: abbraccia l’aspetto mentale, emotivo, fisico e relazionale. Per l’essere umano il sesso non è un imperativo biologico, come per la specie animale, e non ha come finalità unica e principale quella della riproduzione. Nella nostra cultura, il sesso ha assunto sempre più valore: viene utilizzato per vendere qualsiasi tipo di prodotto, è diventato merce di scambio per il raggiungimento del potere e del controllo. Per una donna, spesso, può essere utilizzato come cartina tornasole della propria autostima: valgo tanto quanto mi sento sessualmente attraente. Quando, perciò, si sperimenta una mancanza o una diminuzione della spinta sessuale, si provano sentimenti di sofferenza e di inadeguatezza, non ci si sente complete, realizzate, la relazione con il partner ne risente fino ad impedire di vivere una vita serena e soddisfacente. Se possiamo essere portate a pensare che ciò accada solo a poche sfortunate ci sbagliamo: l’abbassamento della libido si manifesta a prescindere dall’età, dalla cultura o dallo stile di vite; secondo recenti studi statistici un terzo delle donne soffrirebbe di questo disturbo.
Alla ricerca delle cause
La salute fisica
I fattori fisici che possono limitare il desiderio sono molti: spesso può essere la malattia che porta in secondo piano l’aspetto sessuale poiché impegna la nostra energia ad affrontare lo stato di malessere e a cercare una soluzione al problema; per esempio, per le donne con artrite o mal di schiena l’esperienza sessuale può essere fonte di dolore o portare all’astinenza per paura di sentire male. Soluzione: in generale, il peso nella norma, un’alimentazione sana, una regolare attività fisica e un buon riposo sono molto importanti per sentirsibene e quindi per liberare l’energia sessuale.
Problematiche individuali
Autostima, percezione della propria immagine corporea, credenze relative alla sessualità femminile, esperienze passate, ignoranza in campo sessuale, ansia e depressione possono essere alcune delle cause che inibiscono la libido. Soluzione: il primo passo è riconoscerle e cercare, se necessario, un aiuto.
I cambiamenti della coppia
Ogni storia d’amore subisce dei cambiamenti fisiologici: dalla fase iniziale dell'innamoramento e dell'idealizzazione si passa alla fase della conoscenza vera e propria, del riconoscimento dei limiti reciproci e dell’accettazione (o meno) dell’altro. Con il passare del tempo la produzione di particolari sostanze diminuisce e con esse anche i nostri “occhi a cuoricino”, ciò non significa che tutto dipenda dal fattore biologico ma che esso non ci aiuterà più così tanto nel processo di avvicinamento all'altro. Soluzione: lo scarto tra ideale e reale dovrà essere supportato dalla nostra mente e dalla nostra volontà.
Problematiche relazionali
Il desiderio può subire variazioni in concomitanza ad alcune problematiche relazionali, siano esse di un periodo o facenti parti di una modalità di scambio adottata inconsapevolmente dalla coppia. Possiamo non aver voglia di fare l’amore quando ci sentiamo vittime di un torto, quando ci sembra di non essere comprese dal partner o nel caso in cui ci sia stato un tradimento, anche se perdonato. Soluzione: a volte la coppia stessa utilizza il sesso come mezzo per ottenere potere e controllo sul partner e ciò che ci spinge verso l’altro perde, così, quella dimensione spontanea e naturale. Non usiamolo come arma di ricatto.
Le fasi del ciclo di vita
L’età matura non può certo rappresentare la causa principale di una mancanza di desiderio, è bene sapere, però, che con l’avanzare degli anni i livelli ormonali cambiamo (testosterone e dopamina) e ciò non aiuta il desiderio della donna. Ciò nonostante quello che può compromettere la libido è la fase del ciclo di vita che la donna si trova a vivere. La maternità e la nascita di un figlio producono notevoli cambiamenti fisici (allattamento, privazione del sonno, secchezza vaginale) e psicologici (variazione nella percezione dell’immagine di sé e della sessualità dovuta alla maternità) che possono avere un impatto negativo sul desiderio e sulla risposta sessuale. La menopausa rappresenta il periodo maggiormente temuto nell'immaginario delle donne anche se, in realtà, i cambiamenti fisici riguardano principalmente una difficoltà di lubrificazione vaginale. Ciò che porta a un calo del desiderio risulta essere legato, piuttosto, alla percezione che la donna ha di questa fase derivante da retaggi culturali odal significato (negativo) dato a questa fase della vita. Soluzione: parliamone con il medico!