Dentro di sè, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini si starà chiedendo: 'Ma è mai possibile che devono capitarne di tutti i colori a questa benedetta Buona Scuola? Ci mancava pure lo scandalo del professor Scattone...'
Ebbene sì, in mezzo alle polemiche sull'algoritmo più o meno misterioso usato dal Miur per la fase B del piano assunzioni, insieme ai ricorsi alla Corte Costituzionale contro la legge 107 (quello del Veneto promosso dal presidente Luca Zaia) e alle manifestazioni di protesta che caratterizzeranno questo inizio di nuovo anno scolastico 2015/6, si è andata ad aggiungere la 'grana' dell'assunzione del professor Giovanni Scattone.
Scattone condannato per l'omicidio Marta Russo: assunto come vincitore concorso 2012
A beneficio di tutti coloro che non hanno presente il caso Scattone, ricordiamo che l'assistente di filosofia del diritto venne condannato diciassette anni fa per l'omicidio della studentessa Marta Russo, avvenuto presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università La Sapienza di Roma, l'ormai lontano 9 maggio del 1997. La Suprema Corte decise, in sede di condanna di reato, di non applicare la pena accessoria di interdizione all'insegnamento: pertanto, il professor Scattone, che tra l'altro si è sempre dichiarato innocente, ha potuto partecipare e superare l'ultimo concorso del 2012, classificandosi al decimo posto nel Lazio.
Assunzioni scuola, ministro Giannini: 'Scattone ha accettato un incarico'
Il ministro Stefania Giannini ha voluto rispondere alle polemiche sorte dopo l'assunzione del professor Scattone che insegnerà Psicologia all'Istituto Luigi Einaudi di Roma. 'Se mia figlia si trovasse nella scuola dove insegna il professor Giovanni Scattone - dichiara il numero uno del Miur - sarei tranquilla. E' un problema della sua coscienza, la sua condanna non ha previsto l'interdizione dai pubblici servizi. Scattone, che aveva già prestato servizio come supplente, si è comportato esattamente come moltissimi suoi colleghi, ha accettato semplicemente un incarico.'
Naturalmente, c'è chi fa presente al ministro Giannini, la durissima reazione della mamma della vittima, la povera Marta Russo e, a questo proposito, il capo dell'istruzione italiana ha voluto accogliere l'appello anche perchè 'nel cuore di una madre resta un'insanabile lacerazione. Scattone, comunque, ha già insegnato - prosegue l'onorevole Stefania Giannini - e lo lascio alla sua coscienza di uomo condannato che, comunque, ha espiato la sua pena. Sfido chiunque a voler porre un veto al suo incarico'.