Roma, 14 set. (Adnkronos Salute) - Mai sottovalutare i dubbi prima del sì, specie se ad arrovellarsi è la futura sposa. Nel primo studio scientifico per verificare il rapporto tra l'incertezza prematrimoniale e la possibilità di incappare in un legame infelice o nel divorzio, gli psicologi dell'University of California a Los Angeles hanno scoperto che quando i dubbi ce li ha lei, è meglio pensarci due volte prima di pronunciare il fatidico sì. Lo studio dimostra infatti che le incertezze prenuziali, soprattutto tra le donne, sono collegate a tassi di divorzio più elevati e a una più scarsa soddisfazione di coppia negli quattro anni successivi.
In genere "si pensa che tutti abbiano dei dubbi prematrimoniali e che non ci si debba preoccupare troppo", dice Justin Lavner dell'Ucla, primo autore della ricerca pubblicata sul 'Journal of Family Psychology' online. Ma le cose non stanno proprio così. "Abbiamo scoperto che i dubbi sono comuni, ma non benefici. Le future spose rose dall'incertezza prima del sì - precisa - sono due volte e mezzo più a rischio di divorziare quattro anno dopo il matrimonio, rispetto a quelle sicure della propria scelta. E tra le coppie ancora sposate dopo quattro anni, mariti e mogli dubbiosi sono 'significativamente' meno soddisfatti del proprio matrimonio rispetto alle coppie arrivate al gran giorno senza troppe indecisioni", spiega Lavner.
Gli psicologi californiani hanno studiato 464 sposi novelli (232 coppie) a Los Angeles, fin dai primi mesi di matrimonio, conducendo indagini di follow-up ogni sei mesi per quattro anni. Al momento delle nozze l'età media dei mariti era di 27 anni e quella delle mogli 25 anni. Alla domanda 'sei mai stato incerto o esitante all'idea di sposarti?', il 47% dei mariti e il 38% delle mogli detto di sì. Ma se - dati alla mano - le donne sono meno inclini dei compagni ad avere dei dubbi, le loro incertezze sono risultate più significative nel predire guai in arrivo.
Tra le donne il 19% delle incerte aveva divorziato quattro anni più tardi, contro l'8% di quelle che prima del sì non avevano avuto alcun dubbio. Per i mariti queste percentuali sono, rispettivamente, il 14% e il 9%. Il dubbio si è rivelato un fattore decisivo per chi aveva genitori divorziati e se la coppia aveva convissuto prima del matrimonio.
Ma se i dubbi non sono da sottovalutare, l'assoluta certezza prima del sì non è una garanzia per la durata dell'unione. Nel 36% delle coppie marito e moglie non avevano incertezze sul matrimonio. Ebbene, il 6% ha divorziato nel giro di quattro anni. Quando solo lui era dubbioso, il 10%% delle coppie ha divorziato, mentre quando le incertezze riguardavano solo lei, a dirsi addio è stato il 18% delle coppie. Situazione solo un filo peggiore è quella di entrambi i partner dubbiosi: il 20% di queste coppie ha divorziato.
"Questo ci dice - spiega Lavner - che quando le donne hanno qualche dubbio prima del loro matrimonio, non dovrebbero prendere questi 'rovelli' alla leggera. Non bisogna dare per scontato che i dubbi se ne andranno e che l'amore sia sufficiente a superare ogni preoccupazione". Secondo Thomas Bradbury, docente dell'Ucla e co-autore dello studio, i dubbi prematrimoniali andrebbero trattati come quando si scopre sulla pelle qualcosa che prima non c'era, una macchia o un neo sospetto. "Se vedi qualcosa di strano sulla tua pelle, è meglio ignorarlo e andare in spiaggia, o farsi controllare dal medico? Sii furbo, non ignorarlo - dice lo psicologo - e soprattutto non ignorare i dubbi prima delle nozze". Queste incertezze "non spariranno certo con l'arrivo di mutuo e figli - assicura - Dunque meglio parlarne e capire cosa c'è all'origine di queste incertezze".