CARPI. Una penna delicata, ma, allo stesso tempo incalzante, che prende per mano il lettore e lo conduce nella psicologia di personaggi articolati e mai banali, che vivono esperienze dalle quali maturano nuova consapevolezza legata alla propria esistenza. “Ridi sempre” è il titolo del nuovo romanzo di Ivana Sica, nota pr e ufficio stampa, tra le prime in Italia ad emergere in questa professione nel campo della moda, la quale, negli ultimi anni ha dato libero sfogo al fuoco sacro della scrittura. Ivana, accanto alla sua professione, ha infatti coltivato la passione per la scrittura, frequentando la scuola Holden di Torino, del celebre Alessandro Baricco, e dando alla luce dapprima il romanzo “Rosa conosce il mare”, ed ora “Ridi sempre”.
Un titolo che suona anche come un mantra positivo, qualche cosa da tenere a mente in un mondo che sembra mettere di fronte difficoltà insormontabili. Perché i personaggi descritti da Ivana vivono al sud, una terra splendida, ma ricca di contraddizioni al contempo. E sono personaggi che attraversano situazioni complesse, ma che, alla fine, ce la fanno e conquistano un nuovo modo di essere. Il libro è edito da Artestampa e verrà presentato questa sera alle 21 all’auditorium della Biblioteca Loria, dall’autrice insieme ad Alessandra Burzacchini e Silvia Nieddu. «Scrivo per vivere, fa parte integrante della mia professione – esordisce Ivana – Tramite la scrittura, con il romanzo, lascio andare la mia vena espressiva verso mondi interiori. E nei miei mondi interiori una parte importantissima è legata alla mia infanzia e al ricordo del sud, visto non con gli occhi critici dell’adulto, bensì con lo sguardo incantato del bambino. Non è un sud di denuncia, è il sud dell’amore. La trama di “Ridi sempre” racconta di madre e figlio che si ritrovano ad una ridefinizione della propria vita. In particolare, il bambino si ritrova ad affrontare il passaggio tra infanzia e adolescenza, facendo tesoro delle suggestioni che gli dona il paesaggio del sud. Una terra dove d’estate fanno ritorno per le vacanze le famiglie immigrate al nord, la cui vita si intreccia con quella delle persone rimaste. La continuità con il mio romanzo precedente, “Rosa conosce il mare”, è data da Bellavista, un paesino del sud da cui si snodano le vicende. La scrittura, per me, rappresenta uno scendere dentro la mia interiorità, per donare agli altri qualcosa. Al riguardo amo una frase di Virginia Woolf per cui la scrittura è una ragnatela che ti fa riannodare fili già presenti dentro di te» conclude Ivana.
Serena Arbizzi