La battaglia del Comune per contrastare il gioco d’azzardo, avviata nel 2012, si potenzia anche grazie a una rete di associazioni e soggetti culturali, e di esperti della materia in ambito psicologico. Questa alleanza approda ad un programma di interventi in vari ambiti: dalla scuola alle carceri, dal teatro al cinema, dalla sociologia alla psicologia.
La rassegna e il programma delle attività del 2015, volte alla prevenzione e al contrasto di questo fenomeno con particolare riguardo ai giovani, sono stati presentati questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui erano presenti alcuni fra i soggetti fautori degli interventi, il regista Fabrizio Varesco, gli psicologi Gianni Savron e Barbara Unisci. L’assessora alle politiche sociali Giovanna Piaia ha fatto il punto sulle iniziative realizzate e quelle di prossimo avvio che si concentrano prevalentemente negli ambiti scolastici.
L’assessorato alle Politiche sociali sta portando avanti gli interventi in armonia con la Campagna nazionale di comunicazione “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo promossa da Legautonomie – Associazione autonomie locali, alla quale ha aderito, così come ha fatto propria la campagna della Regione che attraverso l’applicazione del logo “Slot free” differenzia i locali pubblici che lo affiggono da quelli che ospitano macchine per il gioco. A tutt’oggi è il bar Guidarello di via Pasolini, 21 il primo esercizio pubblico della città che ha richiesto, applicandolo nella vetrina, il logo Slot Free ER.
Il programma delle iniziative Gli interventi che prenderanno il via a breve riguardano il laboratorio cinematografico per la formazione di una decina di studenti del Liceo Artistico di età compresa fra i 15 e i 18 anni. Nelle 50 ore di formazione condotte dal regista Fabrizio Varesco i ragazzi del liceo Artistico apprenderanno le nozioni teoriche e pratiche che consentiranno loro di lavorare sul tema del gioco d’azzardo e di darne continuità fino a coinvolgere i compagni di scuola.
Riguarda sempre il mondo degli adolescenti, il progetto che verrà portato avanti dal Gruppo dello zuccherificio nelle scuole superiori. Si tratta di una serie di incontri informativi incentrati sulle conseguenze derivanti dalla dipendenza dal gioco. Gli incontri sono già iniziati al Liceo Classico e a breve verranno riproposti all’Istituto Callegari.
Ha invece la valenza di indagine dal titolo “E’ veramente solo un gioco?” il progetto a cura di Gianni Savron, Silvana Maria Tammaro, Daniela Capitanucci, Angela Briganzoli, Ganna Ukrayinets teso a conoscere, attraverso la somministrazione di un questionario, le abitudini e la prevalenza del gioco d'azzardo negli studenti di alcune scuole superiori della provincia, tra cui il Liceo Artistico, la Olivetti-Callegari, l’Istituto per Geometri a Ravenna e l’Istituto Sociopedagogico e l’Istituto per Geometri e Ragionieri di Lugo. Il progetto è sostenuto oltre che dal Comune, dalle associazioni Alea, And e Polo S.Teresa; l'esito dell'indagine fornirà indicazioni importanti per una campagna informativa e di prevenzione sul gioco d'azzardo. Inoltre, le classi di quinta elementare della scuola “Torre” e la terza media della “Don Minzoni” saranno coinvolte dal progetto “Di gioco in gioco” a cura delle associazioni Lucertola ludens, Psicologia urbana creativa e Alea. Gli alunni saranno protagonisti di giochi finalizzati ad aumentare la consapevolezza del fattore casualità. Si rivolge al mondo delle donne giocatrici, la ricerca sotto un ottica di genere che verrà condotta dalla psicologa Barbara Gnisci attraverso interviste e testimonianze di donne dipendenti dal gioco ospitate in strutture e di altre che ne sono uscite. Attraverso quattro incontri pubblici organizzati dal Gruppo dello Zuccherificio per la prossima primavera in luoghi di aggregazione per anziani, giovani, donne e stranieri da esperti verrà data la corretta informazione sul fenomeno contribuendo così ad aumentare la consapevolezza dei rischi e delle conseguenze del gioco d’azzardo.
“Ravenna – ha dichiarato l’assessora Giovanna Piaia - è parte del movimento Slot Mob, protesta della società civile organizzata da Legautonomie . Nel 2002 iniziò la nostra campagna locale L'azzardo non è un gioco che è proseguita lo scorso anno con la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare. Oggi proseguiamo con una serie concentrata e puntiforme di iniziative informative e formative in collaborazione con le Associazioni che si sono proposte. Coniughiamo l'agire locale con la protesta nazionale che denuncia la lentezza dell'iter legislativo bloccato in commissione bilancio. Nessun calo delle entrate nelle casse dello Stato sarebbe più salutare e conveniente per i nostri cittadini. Risulta evidente la schizofrenia fra amministrazioni locali sensibili e parlamento condizionato da interessi di lobbies che lucrano sul gioco d'azzardo”.
Calendario degli eventi della rassegna “Per non morire di gioco d’azzardo” che si svolgerà dall’11 al 14 febbraio 2015 a Ravenna Mercoledì 11 febbraio Casa Circondariale – Ravenna Ore 10.00 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli; ore 11.00 Proiezione del documentario Game Over di Fabrizio Varesco; ore 12.00 Dibattito con ospiti coordinato dal Gruppo dello Zuccherificio.
Giovedì 12 febbraio Vulkano – San Bartolo (Ra) Ore 15.30 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli; Cinema Corso, ore 21.00 proiezione dei documentari: Game Over di Fabrizio Varesco, Rifiutati dalla sorte e dagli uomini di Vieri Brini e Emanuele Policante, All in di Chiara Pracucci, Zeroper di Francesco Russo, La Repubblica del gioco di Giuseppe di Vanni. A seguire dibattito.
Venerdì 13 febbraio Teatro Rasi – Ravenna Ore 11.00 Conferenza-spettacolo Fate il nostro gioco Vulkano – San Bartolo (Ra); ore 15.30 Teatro delle Albe Il giocatore di Marco Martinelli Teatro Rasi – Ravenna; ore 18.00 incontro con Nadia Toffa (giornalista), Barbara Gnisci (psicologa) Gianni Savron (psicologo) Vittorio Foschini (responsabile SERT Ravenna); ore 21.00 Proiezione del documentario Game Over di Fabrizio Varesco.
Sabato 14 febbraio Teatro Rasi ore 10.30 – 13 / 15 - 18. “Per non morire di gioco d’azzardo”, convegno coordinato da Riccardo Bonacina direttore del settimanale no-profit Vita. Intervengono Graziano Bellio Past president Alea, David Beronio regista e direttore di Teatro Akropolis, Mauro Croce sociologo e fondatore Alea, Dario De Toffoli fondatore di StudioGiochi e blogger de Il fatto quotidiano, Marco Dotti scrittore, giornalista e docente dell’Università di Pavia, giornalista, Maurizio Fiasco sociologo e consulente della Consulta nazionale delle Fondazioni Antiusura, Massimo Manzoli fondatore del Gruppo dello Zuccherificio, Marco Martinelli regista e drammaturgo del Teatro delle Albe, Clemente Tafuri scrittore, regista e direttore di Teatro Akropolis, Aldo Terrin professore emerito Istituto di Liturgia Pastorale di Padova, Fabrizio Varesco documentarista, Gruppo Giocatori Anonimi Italia. Vulkano – San Bartolo (Ra): ore 21.00 Teatro delle Albe, Il giocatore di Marco Martinelli.