Impegnarsi in attività culturali influisce direttamente sul nostro grado di soddisfazione complessiva, diminuisce l’ansia e riduce i rischi di depressione. In altre parole, la cultura è un vero toccasana che nutre la mente rallentando l’invecchiamento. A dirlo è una ricerca realizzata tra i milanesi da Doxa per Fondazione Bracco in collaborazione con il Comune di Milano, i cui dati sono stati presentati durante il simposio scientifico internazionale organizzato dalla Fondazione Bracco con il patrocinio dell’Università Iulm di Milano e in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci”.
“L’indagine, condotta utilizzando lo strumento chiamato Psychological General Well-Being Index, ha riservato molte sorprese - ha spiegato Enzo Grossi, advisory scientifico della Fondazione -. L’obiettivo dello studio condotto sulla popolazione milanese dalla Fondazione Bracco è stato quello di esplorare la relazione esistente fra stili di vita e il benessere psicologico individuale, con particolare riguardo all’accesso culturale, allo scopo di fornire una stima possibile dell’impatto della partecipazione culturale sulla percezione soggettiva del benessere".
Lo stato di benessere psicologico medio della popolazione milanese è risultato tendenzialmente superiore a quello riscontrato con ricerche parallele nel nord Italia. Solo il 6% degli intervistati ha dichiarato di avere un consumo culturale uguale a zero, contro una media italiana che si attesta intorno al 10%.
noe