Lamentarsi
e sentirsi tristi o giù di corda ogni tanto può capitare a tutti.
Ma
se questo stato perdura per lunghi periodi e non è più transitorio,
potrebbe trattarsi di quella che viene chiamata “la
sindrome di Calimero”
e che in psicologia
è conosciuta come “vittimismo”.
In
piscologia,
la
sindrome di Calimero
rappresenta l’insieme di comportamenti che derivano dalla
convinzione sbagliata di subire la sfortuna. In ltre parole sentirsi
proprio come Calimero, piccoli e neri. A volte questa sindrome può
diventare patologica.
Ma come si fa a sapere se lo stato di malessere e la tendenza
al vittimismo sono solo un momento di sconforto passeggero o se
si tratta di un vero e proprio disturbo?
Ecco un elenco di segnali che permettono di capire se si ha la
sindrome di Calimero.
Segnali della sindrome di Calimero
- Pessimismo: Il pessimismo e la negatività
sono parte integrante della personalità di chi soffre della
sindrome di Calimero. Il vittimista crede che non riuscirà mai a
raggiungere i suoi obiettivi perché “come sempre” qualcosa o
qualcuno lo ostacolerà. Il vittimista non ha motivazioni ed è
perennemente triste. La con sua negatività vittimista, cerca di
attirare l’attenzione e conquistare la benevolenza altrui,
puntando sul senso di colpa degli altri, nel tentativo di manovrarli.
Si può cambiare atteggiamento? Sì, ne parleremo prossimamente.
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