14:20 10 APR 2014
(AGI) - Washington, 10 apr. - La pressione sanguigna sembra
modulare la tendenza di una persona a preoccuparsi e potrebbe
essere associata con un effetto "tranquillizzante" quando e'
elevata. Almeno questo e' quello che indica un nuovo studio
condotto da ricercatori spagnoli della Universita' di Jaen e
della Universita' di Granada, pubblicato sulla rivista
Biological Psychology.
La ricerca ha evidenziato che la nostra predisposizione a
nutrire preoccupazioni e' legata alla pressione sanguigna e
alla sensibilita' del riflesso barocettore, che e' fondamentale
nella stabilizzazione della pressione e si attiva grazie ai
recettori localizzati nell'aorta e nelle arterie carotidee. Gli
studiosi hanno coinvolto 57 donne, 36 con alti livelli e 21 con
bassi livelli di preoccupazione, per valutare la loro tendenza
generale all'apprensione e la loro pressione sanguigna. I
risultati hanno mostrato che le partecipanti che si
preoccupavano poco avevano una maggiore pressione sistolica e
diastolica e una piu' grande sensibilita' del riflesso
barocettore a riposo e durante il periodo di test in cui un
intenso stimolo uditivo sollecitava "preoccupazione". (AGI)
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