Psicologia: mamme, insegnate ai figli un po’ di fallimento – Benessere

Psicologia: mamme, insegnate ai figli un po’ di fallimento

Pubblicato il agosto 12th, 2013 da Grazia Musumeci

Psicologia: mamme, insegnate ai figli un po’ di fallimento

Orrore! Bestemmia! Insegnare ai bambini “un po’ di fallimento”? Sembra di sentire migliaia di mamme agguerrite alzare la voce tutte insieme, non soltanto le americane -tutte convinte che i figli si laureeranno ad Harvard e diventeranno presidenti- ma anche le europee, e le italiane in particolare che da generazioni ormai crescono i figli sulla base di: il mio bambino non sbaglia mai, il torto ce l’ha l’insegnante non mio figlio, oppure, lui è il migliore di tutti.

Un momento, dicono oggi gli esperti, cominciamo a frenare un attimino. Ricordiamo ai nostri figli che prima di tutto sono esseri umani e che l’uomo ha un “pregio” speciale: quello di sbagliare spesso e di imparare dagli errori. Contro le mamme “elicottero” (ovvero quelle sempre pronte a mostrare al mondo i successi dei figli) il canadese Paul Taugh, autore del libro HOW CHILDREN SUCCEED -Come i bambini hanno successo- edito prossimamente da Rizzoli, propone invece l’esempio di una maestra di New York che ha portato una intera classe di ragazzini disagiati e con problemi a vincere i campionati nazionali di scacchi.

Il segreto? Far apprezzare loro i tanti “errori” che questo gioco comporta e farli imparare da questo, insegnare loro che al fallimento si reagisce tentando ancora nuove strade, ma che bisogna accettarlo come parte della nostra vita. La serenità dell’accettare la propria umanità “fallimentare” ha permesso a quei ragazzi, certamente non incoraggiati dall’ambiente povero da cui venivano, ad affrontare serenamente i compiti difficili e a vincere. Culture che hanno abolito dalla loro educazione l’idea di “fallimento” (come quella giapponese, svedese o americana) sono quelle che fanno registrare anche i tassi più alti di suicidi giovanili nel tentativo -erratissimo!- di trasformare degli uomini in macchine.

Tag:cervello, Forma fisica, ricerca, salute bambini

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