Psicologia: la superstizione moderata può aiutare a ritrovare sicurezza – Benessere

Psicologia: la superstizione moderata può aiutare a ritrovare sicurezza


Pubblicato il aprile 20th, 2014 da Grazia Musumeci

Psicologia: la superstizione moderata può aiutare a ritrovare sicurezza

Il Venerdì Santo si visitano le chiese solo in numero dispari. Se il gatto nero ti taglia la strada fai retromarcia e lascia lì la sfiga. Iniziare a camminare col piede destro porta bene. L’elenco delle piccole e grandi superstizioni alle quali crediamo non avrebbe fine e potremmo continuarlo all’infinito. Oggi tutto questo fa un po’ ridere, ma non è detto che credere a queste cose sia roba da stupidi.

Certo, prese con le dovute pinze e con i dovuti limiti -altrimenti sarebbero follia!- le superstizioni possono anche avere risvolti positivi. Lo dice uno studio della Comunità Europea che rivela come esista una media europea del 40% di persone che credono alle cose irrazionali, con l’Italia che guida tutte le classifiche facendo attestare a livello locale una media del 58%. Ma come è possibile che credere alle superstizioni faccia anche bene? Perchè la superstizione prevede dei riti e i riti prevedono una regolarità di azioni. Questa regolarità tranquillizza, equilibra, ridona sicurezza.

Alcuni test che hanno coinvolto soggetti superstiziosi e soggetti razionali hanno evidenziato migliori prestazioni (fisiche, mentali ed emotive) in coloro che prima di iniziare la prova avevano un loro rito portafortuna, o una loro credenza particolare. Gli altri, i razionali, invece si mettevano in sfida con se stessi, tormentandosi se le cose non andavano per il verso giusto. I superstiziosi, una volta effettuato il rituale, andavano sereni e la serenità dava loro lucidità in più. Il consiglio allora è quello di correre a comprare un corno rosso o di pestare un gatto nero con la macchina? No. Il consiglio è di continuare ad affidarsi a queste piccole certezze finchè vi fanno star bene, ma di abbandonarle se vedete che vi stressano troppo. Per essere chiari: se il venerdì 17 non andate a lavoro per paura della sfortuna, siete malati e dovreste farvi curare. Se ci andate comunque, col corno o col santino in tasca, siete solo divertenti!

Tag:benessere, cervello, ricerca


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