Psicologia: la crisi spaventa italiani, 1 su 3 lascerebbe il Paese – Libero

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oma, 23 nov. (Adnkronos Salute) - La recessione economica e la crisi dei mercati spaventa gli italiani. Li fa vivere in uno stato di allarme, tanto che uno su tre lascerebbe il Paese. Prima che vada a rotoli. E' il quadro che emerge da uno studio dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, eseguito su un campione di 800 persone.

"Il test messo - afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione - chiedeva alle persone di esprimersi su varie situazioni della vita quotidiana, precarietà lavorativa, salute, rapporti sociali, rapporti con il partner. Secondo le riposte ottenute si può dire che oggi un italiano su tre vive da lungo tempo ormai, almeno due anni, in uno stato di allarme. Ha paura. Percepisce l'Italia come un posto pericoloso e insidioso. Alcune paure le giustifica anche razionalmente come quella nei confronti della criminalità o del fenomeno dell'immigrazione, dell'assenza di un futuro per sé e per i propri figli. Mentre in altri casi può sviluppare vere e proprie fobie irrazionali", aggiunge l'esperta.

Secondo la Vinciguerra, "queste persone vivono un senso angosciante di precarietà, temono di perdere improvvisamente tutto ciò che hanno. In questo modo la loro vita è pesantemente condizionata da un continuo stato di allarme, legato a tutti gli aspetti della quotidianità, compresi il lavoro e le relazioni interpersonali. Tutto ciò provoca inevitabilmente delle risposte di disagio psicofisico - aggiunge - che inizialmente si possono manifestare con un forte aumento di irritabilità, insonnia, cefalee, dolori muscolari, aumento di stanchezza, disagi alimentari".

Tutti disagi che, se trascurati, secondo la Vinciguerra possono trasformarsi in vere e proprie patologie come "gastriti, diabete, cardiopatie e a livello psicologico ansia generalizzata, attacchi di panico, depressione. Fondamentale - aggiunge l'esperta - è prendere coscienza della libertà di cui queste paure ci privano e dei comportamenti ai quali ci costringono".

Per la Vinciguerra, "il primo indispensabile passo per cercare di ridimensionare questa percezione di costante pericolo può essere quello di rafforzare la fiducia in ognuno di noi, migliorando lo stato di ansia e stress con cui stiamo vivendo".

Per aiutare a gestire meglio questo momento di grave difficoltà l'Eurodap ha organizzato una giornata contro lo stress. Il 6 dicembre è in programma un corso di 3 ore per insegnare tecniche di rilassamento e di gestione dell'ansia.

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