In entrambi i casi viene a mancare quello che per l'organismo è
necessario: un regime alimentare equilibrato.
Da una nuova ricerca però, emerge che chi
è più sensibile
alla variazione di appetito sotto stress, può avere dei benefici in
situazioni non stressanti.
La ricerca
Sono stati reclutati dei volontari per vedere le loro reazioni in
situazioni gratificanti e situazioni spiacevoli.
Il primo test dei volontari era interagire con persone
sconosciute attraverso un video, e poi incontrarle di persona. In
seguito alla conoscenza virtuale, il partecipante riceveva dal
partner un video di diverso tipo. Nel primo, il partner si mostrava
felice dell'incontro, nel secondo rifiutava l’incontro e nel gruppo
di controllo veniva detto al partecipante che l’esperimento era
stato cancellato.
Successivamente, i soggetti partecipavano ad un altro test
per testare il gusto di tre diversi tipi di gelato e veniva lasciata
loro la possibilità di mangiarne quanto ne volevano.
Dallo studio i ricercatori hanno identificato due gruppi di
persone caratterizzati da abitudini alimentari munchers”sono quelli che mangiano di più sotto stress
e meno in situazioni gratificanti, gli “skippers” invece
hanno la reazione inversa.
diverse, in presenza
si situazioni positive o negative, e quindi stressanti: i
“
“E’ sorprendente,
ha commentato Sproesser , capo della ricerca, l’immagine
speculare fra consumo di gelato e la condizione di esclusione
sociale”.