ALGHERO - “Psicologia dell'arte-Percepire/Percapire le immagini” è il titolo della mostra d'arte di Stefano Mastrandrea e Gianni Nieddu, che verrà inaugurata sabato 29 agosto, alle ore 19, nella galleria Bonaire Contemporanea, in Via Principe Umbero 39, ad Alghero. La mostra sarà visitabile ogni giorno, dalle 19 alle 22, fino a giovedì 3 settembre. L’idea della mostra nasce dal piacere di conversare, intorno alle cose dell'arte, di due amici (entrambi algheresi, classe 1957), che affrontano il tema da prospettive diverse: Mastandrea propone una lettura psicologica del fenomeno artistico tratta da un suo recente libro (“Psicologia dell'arte”, “Carocci”, Roma, 2015); Nieddu espone alcune sue opere e ne esemplifica le tesi.
“L'idea prende forma nello studio di Gianni – spiega Mastrandrea - dove abbiamo proceduto essenzialmente in due modi: in alcuni casi siamo partiti dai concetti e dai temi trattati nel libro e abbiamo cercato le opere che ne esemplificassero i contenuti; in altri casi abbiamo compiuto il percorso inverso, erano le opere che ci rimandavano al testo. I lavori esposti sono sempre accompagnati da una citazione del libro, o possiamo dire, al contrario, per non far torto a nessuno, le citazioni del libro sono accompagnate dalle opere, a sottolineare l’aspetto dialogico della mostra”. Il risultato è dunque una mostra che ha il sapore di una conversazione, sicuramente insolita, tra linguaggi diversi, verbale ed iconico, che cercano di incontrarsi e riconoscersi.
Stefano Mastandrea è professore associato di Psicologia generale e di Psicologia delle arti al Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente la psicologia della percezione e la psicologia dell’arte. Su questi temi ha condotto studi e ricerche di carattere teorico e sperimentale, pubblicati su riviste e volumi internazionali e nazionali. Dal 2008, è segretario dell’“Iaea-International Association of Empirical Aesthetics”. Gianni Nieddu vive e lavora ad Alghero. Laureato in Giurisprudenza a Sassari, si accosta alle arti visive negli Anni Ottanta. Affianca da sempre alla produzione pittorica quella di natura installativa. Il suo approccio è sempre antiretorico e ludico, i temi sono affrontati da angolature insolite ed ironiche. In molti dei suoi lavori tradisce una predilezione per le moltitudini, che gli danno pretesti per allineamenti ed enumerazioni.