“Psicologia del papà” nel giorno della sua festa

Pubblicato il marzo 19th, 2014 da Grazia Musumeci

I papà moderni sono personaggi interessanti. Spesso aiutano in casa, si occupano dei figli, fanno i salti mortali per mantenere se stessi e le famiglie quando sono divorziati. Eroi moderni, che giustamente meritano la festa di oggi, San Giuseppe, dedicata a tutti gli uomini che hanno fatto la scelta della paternità. Eppure non tutte sono rose e fiori! Uno studio condotto da FOUND ha analizzato 600 uomini, padri di giovanissimi da 0 a 18 anni, per capirne la “psicologia” attuale.

Il risultato è che i papà si sentono un po’ dimenticati, un po’ messi da parte, sia dai figli che dal resto della famiglia. Si vedono come dei “bancomat” da spremere, utili solo a soddisfare desideri … desideri che loro soddisfarebbero comunque, per amore, ma che vengono richiesti, quasi ordinati, prima che abbiano il tempo di pensarci. Un discorso che vale anche per i padri italiani che, nel 26% dei casi, si sentono esclusi dal circolo affettivo madre-figli, nel 37% dei casi si sentono ignorati del tutto, nel 34% si sentono sfruttati e nel 45% vedono ignorate le proprie esigenze. Eppure per oltre il 55% di loro diventare padri è stata l’esperienza più bella della vita.

Alla domanda legata alla festa, i padri italiani hanno dato tutti la stessa risposta: desiderano coccole! Questo significa che desiderano solo un abbraccio, una torta, una passeggiata. Vanno bene anche i regali, ma non quelli che ricordino loro il lavoro o i soldi (portafogli, oggetti per l’ufficio…), piuttosto regali, anche piccoli, che però abbiano a che fare con le loro passioni, col loro essere “persone” e non macchine da soldi! Dunque pensate al vostro papà e ricordatevi cosa ama di più: il suo sport preferito, il suo hobby preferito … e regalategli qualcosa che lo renda felice. Come, ad esempio, un bacio vostro tutto per lui.

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