Psicologia ai tempi di Instagram: dimmi che filtro usi e ti dirò chi sei

Tremate, tremate, le streghe son tornate. Ecco, magari le streghe no, ma quei bei test che andavano di moda un po’ di tempo fa – e che noi ragazzine spensierate usavamo per conoscere noi stesse e tutti i segreti del mondo – sì.
Colore preferito, animale preferito, piatto preferito, bibita preferita, albero preferito, mare o montagna, slip o boxer, tutto faceva brodo: un paio di risposte ben piazzate ed ecco servito su un piatto d’argento un dettagliatissimo profilo psicologico. Che poi si barasse un po’ per sembrare più creativi/misteriosi/interessanti, son dettagli.

Ma scegliere, oggi come oggi, il proprio animale preferito per sentirsi dire che sì, siamo fedeli, onesti, leali e di ottima compagnia, è roba da museo, praticamente la preistoria della psicologia.
Siamo nel 2013, c’è internet, ci sono i social network, c’è Instagram. Esatto, Instagram. L’applicazione che ci permette di immortalare e di condividere col mondo il panino con la mortazza che stiamo per addentare, ora ci permette anche di capire chi siamo, da dove veniamo e cosa sarà di noi.

Come? Ovviamente rispondendo alla domanda “Filtro preferito?”.
E quindi Marketo ha creato una bella infografica dal titolo evocativo: Quello che il tuo filtro Instagram dice di te.
Dieci diversi filtri (quelli più usati), dieci diversi fotografi, dieci diverse personalità. Eccole:

  1. Normale (scelto dal 43% degli utilizzatori): il professionista/amatore.
  2. Earlybird (10%): quello che vorrebbe essere Wes Anderson e che critica tutto ciò che è moderno.
  3. X-Pro II (8%): l’ottimista, colui cioè che vede il mondo un po’ meno grigio e che vuole che anche gli altri lo vedano così.
  4. Valencia (5%): il fotografo sensibile alla luce, forse in uno stato di hangover perpetuo.
  5. Rise (4%): l’artista pigro, quello che non vuole scorrere tutti i filtri e quindi si ferma al quinto.
  6. Hefe (4%): il pazzo dei colori, che con una foto di un tramonto potrebbe accecare tutti istantaneamente.
  7. Amaro (4%): l’animale notturno, all’apparenza incapace di scattare una foto illuminata come si deve.
  8. Hudson (3%): il freddo di cuore, che ama incupire un po’ tutto, soprattutto le foto dei classici che costantemente legge.
  9. Brannan (3%): lo studente di arte, che vorrebbe fare scatti carichi di pathos, ma sforna solo immagini noiose.
  10. Nashville (3%): il tipo cool, colui che non si sbatte troppo, ma proprio per questo ottiene grandi risultati.

Il fatto che io abbia sempre schifato il filtro Nashville a favore del Valencia la dice lunga, troppo lunga.
Devo correre ai ripari, accidenti! Ecco perciò una bella foto in puro stile Instagram, filtrata Nashville. So coooooool!

Questa, invece, è l'infografica completa:

 

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