Psicologi: 40 mld euro persi per la cattiva alimentazione – AGI

(AGI) - Milano, 7 lug. - Quaranta miliardi all'anno. Tanto
costa in Italia la cattiva alimentazione secondo i dati emersi
nella prima giornata del XIV Congresso Europeo di Psicologia
che si sta tenendo a Expo Milano. Alla manifestazione di Rho i
maggiori esperti mondiali di psicologia si sono dati
appuntamento per discutere del rapporto tra cibo e mente, sotto
il titolo 'il contributo della psicologia per nutrire la mente,
energia per la vita', concordando sul fatto che non si possa
parlare di cibo senza individuare le connessioni con la mente,
in considerazione dei continui cambiamenti imposti dalla
societa'. "L'alimentazione - ha spiegato il presidente del
congresso, Mario Sellini - e' diventata un problema di
carattere mondiale, la nutrizione e la buona alimentazione
fanno parte della dignita' delle persone. Per garantire questa
necessita', c'e' bisogno di uno sforzo economico, politico e
sociale. La psicologia - ha proseguito Sellini - e' in grado di
offrire un valido contributo e che quindi deve aiutare ed
indirizzare le persona al cambiamento degli stili di vita
imposti dai mutamenti continui dalla societa'. Riteniamo che e'
necessario l'orientamento di un professionista che sia in grado
di guidare questi processi di educazione alimentare: se il cibo
e la mente trovano un equilibrio, sicuramente i benefici
saranno immediati". Secondo i dati diffusi, a livello globale
sono circa 1 miliardo e mezzo le persone adulte sovrappeso e di
queste 200 milioni di uomini e circa 300 milioni di donne sono
obese (OMS). Si tratta di valori raddoppiati rispetto al 1980 e
le proiezioni stimano che entro il 2015 circa 2,5 miliardi di
adulti saranno sovrappeso e 700 milioni obesi. Questo fenomeno
ha degli impatti significativi sulla collettivita' dal punto di
vista dei costi legati al trattamento della malattia e delle
sue complicanze: la spesa sanitaria sostenuta da un obeso e' in
media il 25% piu' alta di quella di un soggetto normopeso,
mentre una quota indiretta di costi e' legata alla perdita di
produttivita'.
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