Con Marche Nord si amplia il servizio di Psicologia ospedaliera al lavoro sui tre stabilimenti. In arrivo 5 nuovi professionisti grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Lavorano in silenzio, ascoltando pazienti e familiari. Aiutandoli ad affrontare il dolore fisico, la perdita, la malattia cronica, a volte addirittura la nascita. Sono figure professionali meno evidenti “ma intercettano un bisogno dei pazienti, che oltre al superamento della patologia devono fare i conti con le angosce e le ansie causate dalla malattia che ha generato il ricovero in ospedale”. A parlare è il direttore generale Aldo Ricci che con il servizio di Psicologia ospedaliera, fino ad ora presente nella Marche solo a Torrette, chiude il cerchio della cura dentro Marche Nord. Un servizio nato da due esperienze diverse, quella del San Salvatore e del Santa Croce, ora ospedali uniti sotto un’unica bandiera. ”Le aree critiche sulle quali agiamo sono tante – spiega Maria Cleofe Contardi, responsabile del servizio –: in particolare sulle pazienti del materno infantile, su quelli della neurologia, sui dializzati, gli oncologici, sulle persone seguite dalla Diabetologia, fino al sostegno di pazienti e familiari in Geriatria e Post acuzie. E tutto sui tre stabilimenti ospedalieri di Pesaro e Fano”.
Attività potenziate grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro che, anche questa volta, ha intercettato i bisogni finanziando con 120mila euro l’assunzione a tempo determinato di altri 5 nuovi psicologi che collaboreranno con le tre professioniste già presenti in azienda. Numerosi sono i progetti attivati e in corso, alcuni addirittura destinati agli operatori sanitari, soprattutto a quelli che tutti i giorni, come nel caso del Pronto soccorso, hanno a che fare con centinaia di malati. La psicologia ospedaliera, rivolta a pazienti ricoverati e ai loro familiari, oltre alle attività trasversali su tutte le unità operative, è presente con progetti dedicati come “il trucco del sorriso” – destinato alle pazienti oncologiche -, supporta pazienti con sclerosi multipla, patologia epatica e pazienti che vogliono tornare alla vita quotidiana dopo un infarto. Non solo: gli psicologi assistono i familiari durante il consenso alla donazione di organi e tessuti, sostengono le neo mamme, i pazienti oncologici, fino ad avere un ruolo determinante nel percorso sulla violenza a minori e donne e sulle attività legate all’ospedale senza dolore. Ha riconosciuto l’importante ruolo svolto da questi professionisti, spesso in seconda fila, anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro che “nonostante tempi non favorevoli – ha spiegato il presidente Gianfranco Sabbatini – cerca di mantenere gli impegni destinando le risorse alla sanità, soprattutto ad attività così importanti anche se più silenziose”. Soddisfatto di questo risultato anche l’assessore del Comune di Fano Davide Del Vecchio: “E’ un progetto importante che mette al centro il paziente come uomo”. E continua: “Con Marche Nord abbiamo salvato la sanità nel territorio. Se il San Salvatore e il Santa Croce fossero rimaste strutture separate, avremmo visto l’impoverimento della nostra sanità. Le tante polemiche, al di là di evidenti difficoltà, hanno più carattere personale che di interesse pubblico ”.
Fonte: Ospedali Riuniti Marche Nord