Perché non sappiamo mai cosa metterci nonostante l’armadio pieno?

Tutti i giorni, o per le occasioni importanti, accade sempre la stessa scena: ti trovi bloccata davanti all'armadio senza sapere cosa indossare.
Eppure, se guardi bene, i cassetti straripano e il guardaroba pure.

Il problema non è l'abito, ma l'identità che vogliamo indossare.
Molti i quesiti che rimbombano in testa “Cosa voglio essere?” o “Come devo apparire?”

Perché non sappiamo mai cosa metterci nonostante l'armadio pieno
L'abito come indice di personalità
Quando ci troviamo davanti al guardaroba, in realtà la domanda che ci facciamo inconsciamente non è “cosa mi metto oggi”, ma “chi voglio essere oggi”. La scelta dell'abbigliamento, infatti, più che il risultato di combinazioni tra colori e capi d'abbigliamento, dipende dalla difficile mediazione tra:

  • il nostro principio del piacere → come mi piacerebbe essere
  • il principio di realtà → come sono
  • i desideri → come vorrei essere
  • la paura del giudizio degli altri → come devo essere

È inevitabile, quindi, andare in crisi, perché rispondere a tutte queste domande sulla propria identità è come mettersi davanti allo specchio e psicanalizzarsi.
I dubbi su cosa indossare hanno a che fare con l'immagine di sé e il proprio ruolo nella società; gli abiti sono parte di noi e ci definiscono ai nostri e agli altrui occhi.
Ciò che indossiamo rivela sia la nostra identità personale che sociale, i ruoli che rivestiamo, il gruppo a cui apparteniamo; ma anche chi vorremmo essere o chi dobbiamo essere, che spesso non coincide con chi siamo veramente.

Perché non sappiamo mai cosa metterci nonostante l'armadio pieno
Cambio d'abito

Per forza di cose alla fine si sceglie, un po' come se fosse un abito di scena, si indossa ciò che più si avvicina all'idea che si ha in mente, e si esce. Non sempre però la decisione presa ci soddisfa e così ci si porta una borsa del cambio dietro, con un altro paio di scarpe, o una maglietta se dobbiamo uscire dopo l'ufficio. Anche perché il copione che si interpreta durante la giornata ci vede protagoniste in vesti diverse; c'è il lavoro, la pausa pranzo, la corsa al supermercato, e la serata con gli amici, o in casa: quindi vestito, scarpe alte, ballerine, tuta o jeans. Ma guai se qualcuno ci vede fuori contesto, perché è come se gli altri ci vedessero nude, come se vedessero un'altra identità.
Se per esempio incontriamo il nostro capo, abituato a vederci in tailleur, quando siamo di corsa al supermercato, magari struccate e in tuta da ginnastica, ci vergogniamo perché non stiamo indossando l'identità che siamo soliti mostrargli in ufficio e sveliamo involontariamente una parte di noi.
Ciò dimostra quanto gli abiti ci rappresentano agli occhi degli altri e quanto, attraverso la scelta dei capi, vogliamo assecondare o condizionare il giudizio che hanno di noi.

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