Le capacità di coordinamento che permettono di ballare in coppia sono nascoste in un'area del cervello chiamata solco intra-parietale anteriore sinistro. La scoperta, pubblicata sulle pagine di Nature Communications, è frutto del lavoro di un gruppo di esperti del Dipartimento di Psicologia dell'Università “La Sapienza” e dell'IRCCS Fondazione Santa Lucia di Roma, che combinando simulazioni al computer e opportune stimolazioni cerebrali hanno localizzato la sede del coordinamento proprio in quest'area.
“Per un'interazione motoria di successo è necessario che chi agisce anticipi quello che il compagno sta facendo in modo da aggiustare preventivamente i suoi movimenti”, spiegano i ricercatori nel loro studio. In passato alcune ricerche avevano già analizzato i meccanismi neurali alla base di questo tipo di interazione, ma sempre durante osservazioni passive. Questo studio ha invece previsto di analizzarli durante interazioni attive. Ai partecipanti è stato infatti chiesto di coordinarsi con un compagno virtuale per afferrare una bottiglia imitando i suoi movimenti o con un movimento complementare; nel frattempo i ricercatori hanno inibito l'attività di alcune aree del loro cervello. Ne è emersa la necessità che il solco intra-parietale anteriore sia attivo per potersi coordinare con un compagno eseguendo azioni complementari alle sue.
Secondo gli autori l'importanza della scoperta potrebbe andare oltre la comprensione dei meccanismi cerebrali alla base del coordinamento motorio e in futuro potrebbe aiutare a comprendere interazioni più complesse, come quelle in cui ad entrare in gioco è la comunicazione verbale e che possono essere alterate in disturbi psicologici e psichiatrici in cui vengono compromesse funzioni sociali e affettive.
Foto: © andyross - Fotolia.com