La conferma arriva da uno studio di alcuni ricercatori della Jacksonville University e della University of California, pubblicato su Child Development, che hanno esaminato 90 bambini tra i 5 e i 10 anni.
I piccoli partecipanti hanno dovuto ascoltare 6 storie illustrate in cui due personaggi sperimentavano qualcosa di positivo (ottenere un nuovo cucciolo), di negativo (fuoriuscita del latte) o di ambiguo (incontrare un nuovo insegnante).
Dopo ogni singola esperienza, un personaggio valutava l'evento secondo una luce positiva (ottimismo), un altro lo inquadrava in una luce negativa (pessimismo). I bambini hanno poi dato una spiegazione alle emozioni di ogni personaggio e pare abbiano compreso meglio l'influenza dei pensieri positivi rispetto a quelli negativi sulle emozioni e la loro capacità di fortificare lo spirito di qualcuno coinvolto in situazioni negative.
E ovviamente, chi gioca un ruolo fondamentale nella visione del mondo dei pupi? I genitori! Spiega Christi Bamford, docente di psicologia alla Jacksonville University e prima autrice dello studio, "il più forte predittore di conoscenza dei bambini sui benefici del pensiero positivo oltre all'età non era immediatamente il sentimento di speranza e ottimismo del bambino medesimo ma quello dei suoi genitori".
Insomma, mamma e papà, l'ottimismo è il profumo della vita! Quella dei vostri figli!