Ordine degli psicologi, via al mercatino "Un regalo senza pregiudizi"

L'INIZIATIVA

"A poche settimane dalla sua inaugurazione - ha detto la presidente Zaccaria - la  "Casa della Psicologia" ospita oggi la sua prima iniziativa, aprendosi alla città e al territorio"


Ordine degli psicologi, via al mercatino Un regalo senza pregiudiziLa presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio Zaccaria e l'assessore Cecchini

Alla presenza dell'assessore alle Politiche Sociali e per la Famiglia della Provincia Claudio Cecchini e del presidente dell'Ordine degli Psicologi del Lazio Marialori Zaccaria è stata inaugurata l'iniziativa "Un regalo senza pregiudizi" ospitata dalla Casa della Psicologia, in via del Conservatorio 91.

"A poche settimane dalla sua inaugurazione - ha detto Zaccaria - la  "Casa della Psicologia" ospita oggi la sua prima iniziativa, aprendosi alla città e al territorio e  realizzando uno degli obiettivi che hanno portato a scegliere la nuova sede. Oggi promuoviamo la Psicologia nella sua capacità di dare spazio alla creatività, un potenziale che si trasforma in una vera cura del disagio e della emarginazione. Il titolo che abbiamo dato "Un regalo senza pregiudizi" vuole rimettere al centro la creatività e l'artigianalità, divenuti ormai "marginali", per invertire una tendenza che ci sta facendo perdere il grande valore della manualità e delle nostre migliori tradizioni, senza dimenticare che ormai le tante associazioni che lavorano sul territorio seguono una vera e propria logica di impresa sociale e producono valore economico".

"La Provincia sostiene con convinzione questa iniziativa, che è una risposta importante per promuovere le attività di tante associazioni che sul territorio sono impegnate al fianco dei più deboli per combattere il disagio - afferma Claudio Cecchini - Mi auguro che questa esperienza possa essere per

il futuro un esempio per tante realtà che hanno bisogno di dare visibilità alle proprie iniziative e contribuire alla costruzione del nuovo modello di Welfare di cui abbiamo bisogno". Produzioni provenienti da laboratori, centri diurni e cooperative sociali che operano  in aree spesso considerate marginali saranno esposte, per dar vita a  un momento di incontro tra cittadinanza, operatori e utenti.
 

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