Oltre la maschera

Tutti interpretiamo un personaggio, innanzitutto con noi stessi. Spesso, è da molto tempo che abbiamo imparato a fare così. Alle volte il nostro personaggio è funzionale: ci aiuta a cavarcela nel mondo senza spendere troppa fatica; altre volte, però, può essere che ci sentiamo bloccati, quasi cristallizzati in scene simili che si ripetono continuamente.

A Busto Arsizio il prossimo 2 marzo Giovanni Porta, psicoterapeuta ed attore, tiene una conferenza sul tema: Oltre la maschera al Caffè du Monde, di via Bramante 8, dalle 21 alle 23.

"Durante la serata di presentazione, - spiega Giovanni Porta - proverò a dare un piccolo assaggio del mio modo di lavorare con la psicologia e il teatro. La mia metodologia consiste nell'utilizzare tecniche artistiche, psicologiche e meditative al fine di favorire il contatto della persona con se stessa in una maniera nuova, andando a lavorare su cosa la tiene legata al suo ben conosciuto copione esistenziale, per provare, se possibile, a incontrare gli altri in maniera nuova, e vedere che effetto le fa concedersi un po' di più di libertà di scelta. La qualità della vita, infatti, non è misurabile tramite parametri oggettivi, è un sapore, un gusto che proviamo vivendo. Può accadere di sentirci imprigionati dentro schemi o situazioni ripetitive, sempre le stesse. Entrare in una dimensione psico-teatrale può aiutare a scoprire dentro di sé risorse nuove che si credeva di non possedere, andare alla ricerca del nuovo riscoprendo ciò che ci era abituale un tempo, attingere alla propria storia invece di subirla.

Come sono fatti i miei abituali e sicuri meccanismi di comportamento? Che vantaggi e che limiti mi portano in dote? Mi va di fare qualcosa di diverso, oggi? Che cosa voglio per me? La serata di presentazione costituisce un piccolo assaggio di quanto svilupperò con maggiore completezza durante il laboratorio vero e proprio, che si terrà sabato 24 e domenica 25 marzo a Busto Arsizio, presso il Centro Margotta e Talea, in via Rossini 3. Sono aperte le iscrizioni. In quell'occasione, mi avventurerò insieme ai partecipanti dentro alle possibilità di cambiamento che ognuno vorrà concedersi, in un contesto accogliente e protetto. Per costruire una storia di vita felice è importante sentirci liberi". Fare questo tipo di esperienza significa far uscire la maschera che per lungo tempo si è indossata. L'esperienza teatrale fa combattere contro quei comportamenti che ci siamo autoimposti: quello della ragazza perfezionista, quello dell'uomo "che non ha mai paura" e molti altri.

Quante volte nella vita si dice "avrei sempre voluto ma non posso"? Moltissime, e con questa forma di terapia si combatte proprio contro i propri codici di comportamento autoimposti. Dopo ogni seduta la coscienza si arricchisce di nuovi elementi e della credibilità verso le proprie capacità. Quando si avrà riacquistato la propria maturità emozionali, non si avrà più paura di vivere le proprie emozioni e di esprimerle con il proprio corpo. La presentazione inaugura una serie di conferenze del caffè letterario a Busto Arsizio, organizzate dalla dottoressa Rosa Versaci, psicologa psicoterapeuta responsabile dell'area psicologica del Centro Margotta Talea, che spiega come il senso profondo dell'iniziativa sia che "la cultura si riappropri del suo primato pubblico e lo faccia uscendo dagli ambienti irraggiungibili dove ogni tanto si è nascosta alla vista dei più. Una cultura che si apra ai temi cari alla psicologia, alle difficoltà ed insicurezze che tutti sperimentiamo, alle possibilità di evoluzione personale che tutti ci auguriamo."

 

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