Bologna, 12 gennaio 2012 - Una ricerca italiana coordinata dall’Università di Bologna e pubblicata sulla rivista ‘Neurology’ svela una tecnica nuova - basata sulla stimolazione non invasiva del cervello - per riprendere l’uso degli arti dopo un’ischemia cerebrale.
La tecnica, chiamata Tms-stimolazione magnetica transcranica, è stata elaborata da gruppo di ricercatori Italiani coordinato da Alessio Avenanti, neuroscienziato del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e, spiega lo stesso ricercatore, ‘’è stata applicata per inibire la corteccia motoria dell’emisfero sano che, in seguito all’ictus, prende il sopravvento sulla corteccia motoria dell’emisfero leso e può interferire con il suo funzionamento".
Una nota dell’Alma Mater spiega che la tecnica "è in grado di creare uno stato transitorio in cui la corteccia motoria lesa, liberata dall’interferenza della corteccia motoria sana, diventa piu’ attiva e plastica, cioè piu’ ‘aperta' alle esperienze e a ri-apprendere i movimenti, beneficiando maggiormente delle tecniche di riabilitazione motorià’.
I ricercatori hanno sperimentato la nuova tecnica riabilitativa su 30 pazienti cronici con ictus e disturbi motori, per due settimane, ed hanno monitorato gli effetti del trattamento per tre mesi: i risultati - pubblicati su ‘Neurology’ - hanno mostrato un netto e stabile miglioramento nella forza e nella destrezza dell’arto malato per tutti i tre mesi di monitoraggio.
Oltre ad Alessio Avenanti hanno preso parte alla ricerca Elisabetta Ladavas del Dipartimento di Psicologia dell’ Università di Bologna e Michela Coccia, Leandro Provinciali e Maria Gabriella Ceravolo del Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università Politecnica delle Marche. Lo studio si è svolto nella Clinica di Neuroriabilitazione degli Ospedali Riuniti di Ancona Torrette dal 2007 al 2011. Si attendono ora sperimentazioni su larga scala.