Mercoledì 2 aprile, alle 10.30, presso la sede del bene confiscato alla mafia in via Roosevelt n. 6, il Comitato Addiopizzo Messina Onlus ha
presentato in Conferenza stampa il Seminario di studi dal titolo “Tra mito e orrore. Psicologia del fenomeno mafioso sullo stretto di Messina”
Il seminario è in programma giovedì 4 aprile, dalle ore 15.00, presso l’Istituto Centrale di Formazione di Messina (in Viale Europa n. 137), ed è organizzato in collaborazione tra il Comitato Addiopizzo Messina Onlus, il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Palermo e lo stesso Istituto Centrale di Formazione. Si tratta di un seminario sul cosiddetto “psichismo mafioso” dell’area dello Stretto di Messina, zona-ponte fra due organizzazioni criminali: Cosa Nostra e ‘Ndrangheta. L’ingresso è libero e sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Sono intervenuti alla Conferenza stampa lo psicologo Enrico Interdonato, per il Comitato Addiopizzo Messina Onlus, e le dottoresse Laura Calabrese e Dominga Gullì del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Palermo.
Ha sottolineato Enrico Interdonato: “L’attività prende spunto dall’ormai maturata consapevolezza che la mafia, oltre ad essere un fenomeno criminale, è prima di tutto un fenomeno psichico, inestricabilmente intrecciato con la realtà organizzativa dei rapporti sociali, culturali e antropologici del contesto-territorio in cui è inserita.
Non perdendo di vista la sua connotazione squisitamente psicologica, il seminario proporrà un avanzamento scientifico nella conoscenza del complesso fenomeno del crimine organizzato, attraverso la presentazione di approfondite ricerche qualitative che proveranno a mettere in evidenza la realtà dinamico-relazionale della città di Messina e del suo particolare habitus mafioso. Capire, infatti, che Messina non è per niente una città “babba” ormai non è difficile: in realtà è la terra di confine tra la ‘Ndrangheta, da sempre vicina al mondo universitario messinese, e Cosa Nostra che, in modo particolare nella zona tirrenica della provincia, ha concentrato attività criminali di elevato spessore. In mezzo alle due organizzazioni, inoltre, in città, una fortissima influenza negativa sembrerebbe venire esercitata da una massoneria coperta, area grigia della città caratterizzata dall’infiltrazione di esponenti mafiosi che creano un rapporto di scambio e di continuità (anche psicologica) con vari segmenti delle istituzioni, dell’economia e delle professioni. La lotta alla mafia – ha continuato Interdonato - ha bisogno del contributo di tutti. L’apporto principale che la psicologia intende dare, anche attraverso questo seminario, è l’attivare riflessioni utili alla nascita di un pensiero disaggregante che debelli quel senso comune fatto di pregiudizi, semplificazioni cognitive ed emotive, che è e rimane il più grande alleato della mafia”. A sua volta, la dottoressa Laura Calabrese (Dipartimento di Psicologia dell’Università di Palermo) si è soffermata sull’originalità del tema che affronterà nel corso del Seminario: “La ‘Ndrangheta attraverso lo sguardo dei magistrati: un contributo empirico in Calabria”. Uno sguardo approfondito su una realtà, quella della ‘Ndrangheta, diffusa a livello mondiale e spesso non conosciuta a livello di opinione pubblica, mentre la dottoressa Dominga Gullì (anche lei del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Palermo) ha esposto le linee principali del suo intervento su “Iconografie mentali e territoriali dello psichismo mafioso a Messina. Primi risultati di ricerca”. Primi risultati frutto anche di interviste con gli psichiatri del Policlinico di Messina.
Il programma
Il Seminario di studi “Tra mito e orrore. Psicologia del fenomeno mafioso sullo stretto di Messina” è in programma giovedì 4 aprile, dalle ore 15.00, presso l’Istituto Centrale di Formazione di Messina (in Viale Europa n. 137). Introduce e modera la dottoressa Emanuela Coppola. Intervengono il professore Girolamo Lo Verso, autore del libro “La mafia in psicoterapia” (FrancoAngeli editore, con prefazione del magistrato Roberto Scarpinato), su “Il fenomeno mafioso attraverso la prospettiva psicologico – clinica”; il giornalista e vice-caposervizio della “Gazzetta del Sud” Nuccio Anselmo sul tema “C’era una volta la città babba. Farse e drammi criminali della mafia che non c’è”; la dottoressa Dominga Gullì su “Iconografie mentali e territoriali dello psichismo mafioso a Messina. Primi risultati di ricerca”; la dottoressa Laura Calabrese su “La ‘Ndrangheta attraverso lo sguardo dei magistrati: un contributo empirico in Calabria”; la dottoressa Francesca Calandra su “Oltre lo Stretto. Aspetti psico-antropologici del fenomeno ‘Ndrangheta in Lombardia”; lo psicologo Enrico Interdonato su “Addiopizzo Messina e le alternative culturali per i figli di famiglie di ‘Ndrangheta. Elaborazione di interventi individualizzati”. Agli interventi seguiranno commenti e conclusioni.