Una giornata particolarmente stressante, un evento mal gestito, un comportamento sgradito del partner, e un battibecco si trasforma in litigio: capita a tutte le coppie, anche quelle più affiatate, di perdere la calma ogni tanto e di trasformare una discussione in una litigata. Ma cosa accade se ad assistere ci sono i figli?
I bambini di qualsiasi età, anche i neonati, rimangono inevitabilmente colpiti dal sentire mamma e papà che alzano la voce e si danno contro l’un l’altro, specialmente se si tratta di episodi frequenti: sono momenti di tensione che spesso il piccolo non sa spiegarsi, e che gli creano uno stato ansioso. Gli esperti sono concordi nell’affermare che non bisognerebbe litigare davanti ai bambini, sottolineando che “Crescere in un clima familiare teso favorisce problematiche come ansia e scarsa stima di sé”, afferma la Dottoressa Antonietta Bruzzese, specializzata in Psicologia dell’età Evolutiva (fonte). I continui conflitti possono creare disagi emotivi, anche nei neonati, che, pur non capendo i significati delle parole, sono perfettamente in grado di percepire il nervosismo, il clima teso, l’aggressività: in questa fase i bambini possono mostrarsi facilmente irritabili dopo che i genitori hanno litigato, per esempio piangendo, afferma la dottoressa. Nei bambini in età prescolare e scolare può capitare che il piccolo si senta addirittura in colpa, credendo che la discussione dipenda da lui (fra l’altro accade spesso che le discussioni riguardino proprio la gestione o l’educazione dei figli), o sentendosi in dovere di prendere le parti di un genitore pur non capendo bene cosa succede. Questo può portare a stati ansiosi, scarsa autostima, difficoltà a gestire le emozioni, soprattutto quelle sgradevoli. Può accadere dunque che i bimbi ‘regrediscano’ ricominciando a bagnare il letto, o manifestino disturbi del sonno o dell’alimentazione.
Insomma i litigi non dovrebbero avvenire davanti ai figli, e mamma e papà devono imparare a gestire la rabbia, controllare le proprie emozioni e possibilmente discutere senza alzare la voce, o avere l’accortezza di spostarsi in un’altra stanza a farlo (e soprattutto risolvere i problemi che stanno alla base se i conflitti sono frequenti). Tuttavia una litigata davanti ai figli può ‘scappare’, e non occorre farne un dramma: “Se non ce la facciamo al momento a essere così pronti e lucidi da evitarla, è importante, poi, riconoscere quanto è successo e correre ai ripari con i figli”, afferma la psicoterapeuta Anna Coppola De Vanna (fonte). E’ importante infatti far capire al bambino che la lite è una cosa che può capitare, rassicurandolo sul fatto che mamma e papà gli vogliono bene e che si tratta di un fatto eccezionale, un avvenimento occasionale che ‘passa’. Occorre confortarlo, sottolineando il fatto che a volte le persone discutono ma si vogliono sempre bene, che ora è tutto tranquillo. Se il piccolo è ancora molto piccolo per capire saranno gli sguardi e le coccole a rassicurarlo, e, naturalmente, percepire che in casa è tornata la serenità.
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