L’HO UCCISA IO. PSICOLOGIA DELLA VIOLENZA MASCHILE E …

(22/04/2014) - Un libro forte e indispensabile, dal contenuto purtroppo attualissimo: “L’ho uccisa io. Psicologia della violenza maschile e analisi del femminicidio” di Luciano Di Gregorio, pubblicato da Primamedia lo scorso gennaio nella collana ScrittiResoconti e accolto con l’interesse che il tema e lo sviluppo rigoroso ed esaustivo meritano.

ll libro verrà presentato martedì 29 aprile alle 18 alla libreria Feltrinelli di Arezzo: oltre all’autore Luciano Di Gregorio, interverrà Emanuela Muriana, psicologo e psicoterapeuta. (Ingresso libero)

Non passa settimana senza che le cronache non raccontino atti di violenza commessi da uomini verso le proprie mogli, amanti, compagne, perfino figlie. Non passa giorno che, vuoi per la notorietà degli interessati (uno per tutti, Oscar Pistorius) che per l’efferatezza del crimine (uno per tutti, quello su Lucia Annibali, per fortuna non “riuscito” del tutto) non ci si interroghi su quello che sta succedendo nei rapporti affettivi in questa società: nelle scuole, sul posto di lavoro, in famiglia, le occasioni per parlarne, per cercare capire e di esorcizzarne il carico emotivo, non mancano.
Di recente è stato introdotto il termine femminicidio per indicare crimini fisici e morali come forma di esercizio di potere e di annientamento della donna in quanto donna, che si manifestano in modo particolare quando essa esercita liberamente una sua volontà. E il Parlamento italiano ha dovuto approvare una legge. Ma chi è l’uomo che commette questi delitti, che maltratta, violenta, uccide? Luciano Di Gregorio, partendo da un’analisi approfondita dei crimini e utilizzando concetti freudiani come la pulsione di crudeltà e quelli di oggetto d’uso che derivano dalla moderna psicoanalisi, traccia alcuni profili psicologici del maschio di oggi e individua molti dei fattori scatenanti che ne determinano le esplosioni violente, a volte estreme. Uomini comuni, con vite regolari, anche colti e benestanti, soggetti differenti per storie sociali e personali che, nel rapporto di coppia, hanno saputo anche mostrarsi amanti affettuosi, padri esemplari, compagni di vita spesso gratificanti. Anche loro possono essere attori di un dramma che da tempo scuote le coscienze di una società che ci ostiniamo a chiamare moderna. Anche loro possono un giorno dire: “l’ho uccisa io”.

Luciano Di Gregorio è psicologo, psicoterapeuta e gruppoanalista che svolge attività di formazione a Firenze e di psicoterapia individuale e gruppale a Siena. Dal 2002 è socio ordinario della Società italiana di Gruppoanalisi (SGAI). Per Franco Angeli ha pubblicato Lo psicoanalista tascabile. Istruzioni per orientarsi nella vita affettiva (2000), Psicopatologia del Cellulare. Dipendenza e possesso del telefonino (2003), La fatica di essere autentici. Nostalgia di appartenenza e desiderio di individualità (2006). Per Unicopli ha pubblicato Le connessioni pericolose. Sesso e amori virtuali (2012).

A dialogare con Luciano Di Gregorio ci sarà Emanuela Muriana, psicologo e psicoterapeuta che si è specializzata al CTS di Arezzo diretto da Giorgio Nardone e al Mental Research Institute di Palo Alto con Paul Watzlawick. È ricercatore e docente della Scuola di Specializzazione in Terapia Breve Strategica di Arezzo. Già Professore alla Facoltà di Medicina, Università di Siena e Firenze, insegna ai master clinici in Italia e all’estero. È responsabile dello Studio affiliato di Psicoterapia Breve Strategica di Firenze, dove svolge attività clinica e di consulenza. Oltre a numerosi articoli, ha pubblicato per Ponte alle Grazie I volti della depressione con Tiziana Verbitz e Laura Pettenò e Psicopatologia della vita amorosa con Tiziana Verbitz. Ha collaborato al Dizionario internazionale di Psicoterapia, Garzanti, a cura di Giorgio Nardone e Alessandro Salvini.

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