La città piange il “padre” del culturismo

Lutto nel mondo del body building per la tragedia di giovedì sera sulla Valsugana, all’altezza di Le Alte, poco dopo Levico. Un sorpasso a bordo della Passat di famiglia si è concluso con un frontale contro un camion, costato la vita a un’intera famiglia: Mario Cecchinato, 70 anni, noto volto nel mondo del culturismo e della psicologia, alla moglie Carmela Cutrupi di 63 anni e al figlio Gianluca Cecchinato di 46.

I tre stavano tornando a Padova quando è avvenuto l’incidente fatale. «Avevo sentito Mario alle quattro del pomeriggio, gli avevo telefonato perché volevo ringraziarlo della bella foto e delle belle parole che aveva pubblicato su di me su Facebook», racconta Mauro Salvalaggio, collega e amico di Mario Cecchinato, che l’aveva visto domenica, in occasione della quarantesima edizione dei mondiali di body building organizzati dalla Wabba World all’hotel Alexander di Abano Terme. «Era venuto insieme al figlio Gianluca come ospite d’onore per fare delle premiazioni. Ci siamo fatti diverse foto insieme io, lui e altri “anziani” dopo 33 anni che mancavamo dalle competizioni», continua commosso Mauro Salvalaggio, che nel 1989 ha acquisito lo Spartan Club dopo che Mario aveva lasciato il mondo delle palestre, che comunque insieme alla sua passione per il culturismo ha sempre continuato a frequentare. «È stato il primo ad aprire la palestra in via Allegri, vicino all’aeroporto», ricorda l’amico. «Dopo quella ne aveva presa una a Chiesanuova e infine una terza all’Arcella, ma anche quando ha ceduto l’attività è rimasto sempre nell’ambiente», continua Salvalaggio, «D’altronde un maestro come lui resta sempre maestro». Ma Cecchiato non aveva solo la passione del culturismo; un altro suo grande amore era quello per la psicologia, lui stesso aveva una laurea in Psicologia ed era uno junghiano. «Con il Comune ha tenuto diverse serate culturali a Villa Obizzi improntate sulla psicologia e l’inconscio», ricorda l’assessore alla Cultura del Comune di Albignasego Alessandra Guiotto. «Si trattava di un ciclo di incontri, un appuntamento al mese per quattro mesi, cominciato l’anno scorso e replicato anche quest’anno da quanto era piaciuto. L’ultima conferenza si è tenuta il 15 di aprile e c’è stato il tutto esaurito». In lutto il Comitato Acsi: «Storico presidente dell'associazione Psicoarmonia e figura storica del culturismo italiano, Mario è stato per anni una delle colonne del Comitato Acsi Padova. Tutti gli sportivi padovani perdono oggi un punto di riferimento fondamentale, un tecnico competente, una personale leale e, soprattutto, un caro amico». Spiega il presidente regionale Rossano Nicoletto: «È stato il primo a portare il body building a Padova nel 1972, fondando lo storico Spartan».

Una personalità sicuramente molto intraprendente e piena di interessi quella di Mario Cecchinato che divideva l’appartamento al secondo piano del condominio di via Santa Maria in Vanzo 68, a Città Giardino con la moglie Carmela, casalinga, e il figlio Gianluca.

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