Con la collaborazione della dott.ssa Laura Rivolta Psicologa e Psicoterapeuta specializzata in Sessuologia Clinica e in Terapia Sistemica Relazionale
Alcune coppie, che siano partner o amici, sono spesso composte da persone belle e altre decisamente brutte, e non da un punto di vista puramente estetico o per la banale concezione che “alle donne piacciono gli uomini “bastardi”. In un interessante film, “Noi siamo infinito”, un adolescente chiede al suo insegnante di liceo perché ci sono “belle persone” che stanno insieme a “persone orribili”, e l'insegnante risponde: "perché noi, accettiamo l'amore che crediamo di meritare”... ma è davvero così?
«È una considerazione interessante, certo non è sempre così – spiega la dott.ssa Laura Rivolta - ma da un punto di vista psicologico sottende una verità. Dobbiamo partire dalla valutazione personologica della persona che sceglie; se presenta ferite emotive legate al passato, può non sentirsi degna di meritare un amore leale, nutriente e positivo. Significativo è il contesto familiare di origine: colui /colei che non ha ricevuto dai propri genitori un amore autentico, bensì condizionato dal proprio comportamento, da ciò che fa o che sa fare (a scuola, nello sport), sviluppa una visione di sé negativa e fatica a coltivare amore e fiducia verso se stesso. Conferendo a sé uno scarso valore, parte il convincimento più o meno inconscio, di meritarsi uno stato di infelicità su ogni fronte, amicale/sentimentale /lavorativo».
Nei rapporti di amicizia capita che persone buone e generose, stringano legami con persone inaffidabili; cosa le accomuna?
«La persona “buona” presenta spesso tratti personologici complessi e mi riferisco a soggetti che preservano tali caratteristiche a prescindere dalle persone che incontrano; donne o uomini, che nonostante i soprusi o le offese subite, persistono in un atteggiamento benevolo verso l’altro, presentano una bassa autostima e tendono a prodigarsi perché sono alla ricerca di una conferma del proprio valore. Pensano che, agendo in questo modo, potranno essere amate. Di contro gli individui inaffidabili e manipolatori, hanno un fiuto incredibile nell’individuare queste tipologie di persone, prede molto appetibili, che rispondono ai loro bisogni narcisistici».
Personalità opposte possono sentirsi necessarie le une alle altre?
«È assai difficili che possano divenire complementari e sono personalità, necessarie le une alle altre, rispetto a dei bisogni “patologici”. Questi rapporti possono solo rinforzare i propri tratti disfunzionali, in un escalation distruttiva, che si amplifica nel tempo».
Questo tipo di relazione è destinata a finire o, per la sua natura antitetica, a durare di più?
«Spesso purtroppo, è destinata a durare, soprattutto se la persona “debole/vittima” rifiuta di prendere coscienza del proprio problema e di farsi aiutare. Un percorso psicologico, anche breve ma centrato sul problema specifico, permette di capire le cause e le modalità per autoeducarsi ad accettare rapporti positivi».