Oltre a motore e codice della strada, gli istruttori di scuola guida dovranno imparare la 'psicologia', per insegnare a guidare in modo sicuro. Lo prevede un decreto del 2011 del Ministero dei Trasporti, che ha stabilito un nuovo regolamento per l'abilitazione di istruttori di autoscuola, che ora dovranno seguire le lezioni di uno psicologo su cio' che puo' rendere pericolosa la guida. L'ordine degli Psicologi del Lazio ha firmato un accordo a marzo con la Confederazione delle autoscuole riunite e i Consulenti automobilistici e nei prossimi giorni partiranno i primi corsi presso la facolta' di psicologia dell'universita' La Sapienza.
''Le nostre lezioni - spiega Fabio Felrazzo, professore al dipartimento di Psicologia della Sapienza - sono rivolte a formare gli psicologi che a loro volta andranno a formare gli istruttori nelle scuole guida. L'obiettivo principale e' che facciano capire ai loro allievi che la fiducia nelle proprie capacita' di guida non puo' essere assoluta, perche' i nostri sistemi percettivi sono limitati''. Tra gli errori piu' frequenti c'e' quello di essere troppo sicuri delle proprie abilita' alla guida, e il 'guardato-ma-non-visto'. ''Non sempre guardare qualcosa significa vedere - conclude - Ad esempio, a un incrocio possiamo rallentare, guardare a destra e sinistra anche attentamente, e non vedere nessuna auto in arrivo. Il problema e' che magari arriva un ciclista o motociclista che non vediamo e investiamo, perche' ci aspettavamo di vedere una macchina e non altro. E' un fenomeno piuttosto diffuso, che per il Dipartimento dei Trasporti Britannico spiega circa il 21% degli incidenti agli incroci''..